Sul n. 3501 di Topolino, attualmente in edicola, c'è una mia nuova storia intitolata Topolino e l'esperimento del dottor Aster. Si tratta di quello che può essere considerato un giallo con dei risvolti piuttosto curiosi. La premesa, infatti, è che Topolino viene convocato in carcere perché un detenuto che lui non conosce, il dottor Aster, vuole assolutamente parlare con lui e solo con lui. Quando Topolino è a colloquio con Aster, questi incredibilmente gli dice di esseere Gambadilegno intrappolaato nel corpo di Aster. E, come si dice, da cosa nasce cosa. La storia è di 26 pagine, quindi un po' più lunga dei miei standard recenti e spero possa intrattenere i lettori. Ai disegni c'è il bravo Marco Palazzi, con cui ho già collaborato in tempi lontani (l'ultima storia che abbiamo fatto insieme è Paperinik contro Paperino pubblicata nel 2009) e mi ha fatto piacere collaborare di nuovo con lui. Ai colori Chiara Bonacini, brava anche lei. Nel corso della storia mi sono divertito a inserire dei richiami a tre vecchie storie, due molto famose (che tutti indovineranno) e la terza invece, dato che è mia, molto meno famosa. Rispetto alla sceneggiatura, nella versione che è stata pubblicata è saltata la spiegazione del perché a un certo punto si vedano dei Topolini cavernicoli nel deserto: facendo un po' di spoiler posso dire che si trattava dell'effetto della macchina ipnotica di Aster che induceva la "visualizzazione virtuale" (se così posso esprimermi) dei peggiori incubi di Topolino e Gambadilegno. Perciò, Gambadilegno si vedeva assalito da una torma di Topolini, mentre invece Topolino, pià sereno, non vedeva niente. Niente di grave, comunque, va bene anche com'è stata pubblicata.
venerdì 30 dicembre 2022
Topolino e l'esperimento del dottor Aster
Sul n. 3501 di Topolino, attualmente in edicola, c'è una mia nuova storia intitolata Topolino e l'esperimento del dottor Aster. Si tratta di quello che può essere considerato un giallo con dei risvolti piuttosto curiosi. La premesa, infatti, è che Topolino viene convocato in carcere perché un detenuto che lui non conosce, il dottor Aster, vuole assolutamente parlare con lui e solo con lui. Quando Topolino è a colloquio con Aster, questi incredibilmente gli dice di esseere Gambadilegno intrappolaato nel corpo di Aster. E, come si dice, da cosa nasce cosa. La storia è di 26 pagine, quindi un po' più lunga dei miei standard recenti e spero possa intrattenere i lettori. Ai disegni c'è il bravo Marco Palazzi, con cui ho già collaborato in tempi lontani (l'ultima storia che abbiamo fatto insieme è Paperinik contro Paperino pubblicata nel 2009) e mi ha fatto piacere collaborare di nuovo con lui. Ai colori Chiara Bonacini, brava anche lei. Nel corso della storia mi sono divertito a inserire dei richiami a tre vecchie storie, due molto famose (che tutti indovineranno) e la terza invece, dato che è mia, molto meno famosa. Rispetto alla sceneggiatura, nella versione che è stata pubblicata è saltata la spiegazione del perché a un certo punto si vedano dei Topolini cavernicoli nel deserto: facendo un po' di spoiler posso dire che si trattava dell'effetto della macchina ipnotica di Aster che induceva la "visualizzazione virtuale" (se così posso esprimermi) dei peggiori incubi di Topolino e Gambadilegno. Perciò, Gambadilegno si vedeva assalito da una torma di Topolini, mentre invece Topolino, pià sereno, non vedeva niente. Niente di grave, comunque, va bene anche com'è stata pubblicata.
sabato 17 dicembre 2022
Wes Craven Dal profondo della notte (Weird Book)
Wes Craven - Dal profondo della notte (Weird Book), appena uscito, è un libro su tutto quanto è Craven, curato da me e, soprattutto, da Roberto Lasagna, con saggi di Michele Caricola, Fabio Zanello, Francesco Saverio Marzaduri, Riccardo Caccia, Fabio Cassano, Matteo Fantozzi, Aurora Auteri, Elisa Torsiello, Antonio Pettierre e Chiara Pani, che ringrazio tutti per l'ottima collaborazione. Copertina inconfondibile del grande Giorgio Finamore.
I capitoli di cui mi sono occupato direttamente (e cioè, in poche parole, che ho scritto) sono quelli su La cugina del prete, Benedizione mortale, Dovevi essere morta e sugli episodi craveniani di Ai confini della realtà. Ma c'è anche tutto il resto, negli scritti degli altri autori, non temete.
Che dire? Penso che possa essere una lettura gradevole e anche stimolante per tuttti coloro che vogliono approfondire l'opera di un regista che ha avuto i suoi alti e bassi, ma ha sempre saputo essere una voce originale e inventiva nell'ambito, soprattutto, del cinema di genere. Un grazie anche a Weird Book per la dedizione e la qualità editoriale che mette sempre nei libri che edita. Buona lettura a chi lo leggerà e buone visioni a chi, con l'occasione, vorrà rivisitare la cinematografia del grande Wes.
Naturalmente, di Weird Book (editore che ha un catalogo consistente che gli appassionati di cinema e di horrror dovrebbero esplorare con attenzione), non mi stanco, utilitaristicamente, di consigliare un altro libro, la mia raccolta di racconti Nel buio, che fareste bene a leggere.
martedì 6 dicembre 2022
Orazio e il poema manutentivo
Sul n. 3498 di Topolino, in edicola da domani, c'è una mia nuova storiella piccina piccina (12 pagine). Si intitola Orazio e il poema manutentivo (titolo di lavorazione Orazio, sei uno strazio!) e ha come protagonista assoluto proprio Orazio, un personaggio che mi è simpatico e che ultimamente ho cercato di usare un po' di più di quanto non abbia fatto in passato. Non è da solo, naturalemnte: a fargli compagnia ci sono anche Pippo e Clarabella. La storia è molto semplice, ma, come sempre, spero che possa svolgere in modo adeguato la sua funzione che è esclusivamente quella di far divertire un po' il lettore. I pià attenti troveranno forse un richiamo ai Mercoledì di Pippo, ma la vicenda si dipana in modo veloce e vivaace di per sé (almeno nelle mie inetnzioni). Ai disegni ritrovo con molto piacere il valoroso Valerio Held, grande disegnatore con cui ho avuto la fortuna di collaborare diverse volte in passato: l'ultima se non sbaglio per Paperino e la quiete silvestre, pubblicata nel 2009 (quindi un bel po' di tempo fa). Devo dire che con gli anni diventa sempre più bravo e spero in future ulteriori collaborazioni. In definitiva, buona lettura a chi vorrà leggerla.
mercoledì 30 novembre 2022
La Banda sul Messaggero dei Ragazzi n. 1079
Sul numero di dicembre (il 1079, attualmente in distribuzione) del Messaggero dei Ragazzi c'è un nuovo episodio della Banda, la serie a fumetti incentrata su un variegato gruppo di ragazzini. La sceneggiatura è come sempre mia, mentre i disegni sono dell'ottimo Isacco Sacccoman. Il titolo della storia è Talenti e proprio di quello si tratta, di come scoprire e saper sfruttare il talento di ciascuno in modo utile e tale da realizzare appieno le potenzialitò, anche quando ciò non sembra possibile o addirittura non sembra opportuno. Naturalmente, il messaggio della storia - che c'è ed è importante - non diminuisce, ma arricchisce, l'intrattenimento che è da ritenere elemento imprescindibile per la buona leggibilità della storia. Almeno, quella è l'intenzione, che spero si sia tradotta nella pratica in una storia divertente. Per dare un po' di numeri, questa è la trentaduesima avventura della Banda ed è anche la novantanovesima sceneggiatura che scrivo per il Messaggero dei Ragazzi: la volta prossima quindi facciamo cifra tonda.
martedì 22 novembre 2022
Pippo e le candele automobilistiche
Sul n. 3496 di Topolino, in edicola da domani, c'è una mia nuova storiellina breve (12 pagine). Si intitola Pippo e le candele automobilistiche ed è otttimamente disegnata dalla brava Giulia La Torre (che ha disegnato la storia di raccordo del Classico dedicato ai miei prediletti Mercoledì di Pippo), con chine di Emmei e colori di Giulia Castoldi, molto bravi anche loro.
La storia è molto semplice, ma spero sia divertente. Mi ha consentito, come sempre quando mi occupo di questo personaggio, di esplorare qualche altro aspetto della particolare psicologia di Pippo e della sua logica del tutto personale. Lo accompagna come capita spesso il suo amico Topolino, sempre pronto ad aiutare l'amico soprattutto quando lo crede in difficoltà (ma Pippo è di rado realmente in difficoltà, più spesso sembra solo che lo sia). Insomma, finchè posso vado avanti divertendomi a scrivere qualche storia e non posso che augurarmi che piacciano almeno un po' a chi le legge.
lunedì 21 novembre 2022
Inland n. 15 - Dario Argento
Il numero 15 della prestigiosa rivista di cinema Inland, pubblicata da Bietti, è interamente dedicato a Dario Argento, maestro indiscusso del thriller e dell’horror. Curato come sempre con competenza e dedizione da Claudio Bartolini, questo numero di Inland contiene contributi di una schiera imponente di critici di valore, coprendo l’intera carriera del maestro, dagli inizi al giorno d’oggi, da L’uccello dalle piume di cristallo a Occhiali neri, ma senza limitarsi all’esame dei singoli film e offrendo anche approfondimenti vari sulle più varie tematiche argentiane. Un numero quindi imprescindibile per chiunque sia interessato all’argomento e anche per chi voglia avvicinarsi all’opera argentiana. Nel mio piccolo, ho contribuito con un pezzo dedicato a Opera, uno dei film di Dario Argento che più mi sono piaciuti: ce ne sono tanti altri che mi sono piaciuti, naturalmente, ma Opera è un film secondo me fondamentale anche per il momento storico, nella carriera di Argento, in cui si colloca.
lunedì 14 novembre 2022
La Banda sul Messaggero dei Ragazzi 1078
Sul numero 2078 del Messaggero dei Ragazzi, quello di novembre, attualmente in distribuzione, c'è una nuova storia della Banda, la serie a fumetti della quale scrivo le sceneggiature da diversi anni. Questo è il trentunesimo episodio e si intitola La macchina del tempo. A disegnarlo è il grande Luca Salvagno, creatore grafico della serie.
La storia è un po' particolare e spero che possa divertire e intrattenere. L'argomento è in sostanza il rapporto tra genitori e figli, soprattutto il modo in cui i figli vedono i genitori. La macchina del tempo di cui parla la storia non è un marchingegno scientifico che consente di tornare indietro o andare avanti nel tempo, ma consegue gli stessi risultati, a livello personale. Consente ai figli di vedeere i genitori com'erano alla loro età e di coglierne le caratteristiche psicologiche e se vogliamo umane.
In uno dei più famosi esempi di letteratura sui viaggi nel tempo, Appuntamento nel tempo di Richard Matheson, la macchina del tempo è in sostanza la mente umana. In questa storia della Banda non è così, ma il concetto non è molto diverso: vedere le cose avvenute e le persone com'erano ci consente di viaggiare nel tempo e di comprendere meglio le persone che ci circondano. Come dice uno dei personaggi: "è la magia del cinema".
martedì 8 novembre 2022
Segnocinema 237
Il n. 237 (settembre-ottobre) di Segnocinema è, come tradizione, il fascicolone dedicato all'esame, in un comodo formato dizionario, di tutti i film usciti nell'anno. Si tratta di ben 512 schede a opera di valenti critici che formano un quadro completo ed esaustivo di un'annata un po' anomala come quella trascorsa. In sostanza, si tratta di un numero imperdibile per ogni appassionato di cinema che ha l'occasione di scoprire cosa si è perso, cosa è il caso di ritrovare: è naturalmente anche l'occasione di ricordare cosa si è visto.
Nel mio piccolo, ho contribuito con cinque schede: Tenebre, The Slaughter, The Bunker Game, Studio 666 e Medium. Oltre, naturalmente, ad aver partecipato al sondaggio finalizzato alla designazione, se così si puà dire, dei 5 migliori film dell'anno. Va da sé che nessuno dei film che ho indicato io si è minimamente avvicinato alla vetta della classifica.
giovedì 6 ottobre 2022
Hatching - La forma del male
Esce oggi al cinema il nuovo horror della regista finlandese Hanna Bergholm, Hatching - La forma del male. Chi è interessato a sapere che cosa ne penso può leggere la recensione che ho scritto per MYmovies clicccando qui e andando su quel sito.
Qui sopra un'immagine dal film, con la protagonista Siiri Solaninna.
giovedì 29 settembre 2022
Kami No Virusu
Kami No Virusu è un cortometraggio di Luciano Attinà, coprodotto da Massimo Bezzati. L’ambientazione distopico-fantascientifica, la tematica inerente il rapporto tra scienza, economia e natura umana e il frequente uso della voce fuori campo talvolta disgiunta - eppure congiunta - dalle immagini richiama in modo quasi arcano il Cronenberg sperimentale dei primi lungometraggi - Stereo e il primo Crimes of the Future - anche se i riferimenti culturali più limitrofi sono certamente con la scena cyberpunk.
La situazione raccontata è molto semplice e anche, se vogliamo, attuale. Una pandemia è terminata. Il governo ritiene che non sia più necessario sottoporre la popolazione a vaccinazioni di massa: chi vorrà vaccinarsi dovrà farlo a proprie spese. In questo contesto, la Stoker Pharm, un colosso della farmaceutica, distribuisce gratuitamente un vaccino sperimentale per i meno abbienti. In cambio, il governo, per riconoscenza, stipula con la Stoker un contratto per la fornitura di medicinali. Però il vaccino sperimentale, non diversamente da quanto avviene in un altro recente horror indie (Flesh Contagium di Lorenzo Lepori), genera mostri.
Siamo quindi apparentemente dalle parti delle istanze anti Big Pharma e conseguenti derive complottistiche, ma l’aspetto prevalente è piuttosto quello del contrasto tra capitale e proletariato sfruttato, un po’ come avveniva nella fantascienza sociologica di parecchi decenni fa (2022: i sopravvissuti ne è un esempio cinematografico significativo). Più di questi aspetti contenutistici in qualche modo acquisiti e risaputi, pur se sempre pregnanti, è però la forma a essere interessante e brillante. Alternando qualche sprazzo in bianco e nero al prevalente colore e impiegando diversi stili di riprese con un montaggio serrato e un sottofondo musicale continuo e vivace, il film si mantiene dinamico e spavaldo, tra sequenze esagitate e sequenze statiche, in un contesto urbano tra il tecnologico e il degradato che rende bene l’idea di un mondo al tempo stesso progredito e in disfacimento. L’effetto complessivo ha il suo fascino visuale e, pur con qualche imperfezione, promette bene per la futura attività del suo autore.
mercoledì 21 settembre 2022
The Retaliators
Tra qualche giorno esce The Retaliators, un nuovo thriller a tinte fortemente horror diretto da Samuel Gonzalez jr e Bridget Smith, con l'aggiunta di Michael Lombardi, che è anche l'interprete principale. Come si può intuire dal titolo, il tema è quello della vendetta. Chi è interessato, può leggere qui la recensione che ho scritto per MYmovies.
sabato 17 settembre 2022
Goodnight Mommy
Da ieri è disponibile su Amazon Prime Goodnight Mommy, diretto da Matt Sobel. Si tratta del remake dell'omonimo film austriaco di qualche anno faa diretto dalla coppia Veronika Franz e Severin Fiala. Protagonista è Naomi Watts. Chi è interessato può leggere su MYmovies la recensione che ho scritto.
Men At Work in Bravi vol. 2
Segnalo che è da poco uscito Bravi vol. 2 - Brevi Racconti a vignette (Festina Lente Edizioni, 264 pagine, € 16), un corposo volume che raccoglie le strisce di un nutrito numero di fumettisti, tra i quali ci siamo anche io e il valoroso Stefano Intini. Nel volume potrete infatti trovare le prime 26 strisce di Men At Work, una striscia che Stefano e io (non uso la d eufonica sia perché sarebbe scorretto sia per non sopravvalutarmi) creammo qualche anno fa per il supplemento umoristico de L’Unione Sarda stimolati in questo dal prode Silvio Camboni, compagno di tante avventure disneyane. Non cito altri autori perché sono davvero tanti e non vorrei fare torto a qualcuno: basti dire che l’umorismo non manca in molte incarnazioni diverse. Un autore lo cito, però, uno che mi sta molto a cuore, Pinù Intini, vale a dire colui che mi fece esordire come sceneggiatore di fumetti molti, molti anni fa. Qui è contenuta una selezione delle sue strisce dedicate a Fra’ Canario, un ottimo esempio del suo arguto umorismo e del suo segno nitido ed espressivo.
Se il volume vi interessa, lo potete trovare facilmente presso l’editore e le consuete librerie online, oltre, credo, alle librerie, come si dice adesso, fisiche.
giovedì 18 agosto 2022
Ogni inevitabile mercoledì
Questo mese è uscito Ogni inevitabile mercoledì, il nuovo numero dei Classici Disney interamente dedicato ai Mercoledì di Pippo. Ho selezionato personalmente le storie e ho scritto la cosiddetta frame story, l’episodio di raccordo (ottimamente disegnato da Giulia La Torre) che in qualche modo lega le storie tra loro e racconta in sé una piccola storia. Inoltre, ho anche scritto una prefazione che è andata ad accompagnare l’interessantissima (per me soprattutto, ma non solo per me ovviamente) introduzione scritta dal direttore Alex Bertani.
Le storie di raccordo tra gli episodi ristampati nei classici vantano una tradizione molto antica, quasi mitica. Quand’ero piccolo mi ricordo che mi avevano molto colpito quando le leggevo nei Classici di allora: mi chiedevo come faceva, chi le scriveva, a trovare sempre il modo di legare insieme delle storie assolutamente disparate e mi piaceva molto il concetto di trait d’union che dava una continuità a qualcosa che originariamente non l’aveva. Con l’andare del tempo, quel format era stato abbandonato e me ne ero dispiaciuto perché, da lettore, era qualcosa che dava unicità e originalità a quella che altrimenti sarebbe stata solo una - sia pure comunque piacevole - selezione di ristampe. Dopo molti anni, il format era stato ripreso per una collana molto interessante, le TopoStorie, per la quale a occuparsi delle storie di raccordo era il magistrale Massimo Marconi (e ancora non so come facesse a trovare ogni volta delle simpatiche e significative frame stories).
Adesso le frame stories sono caratteristica esclusiva di questa nuova serie di Classici e quando mi è stato chiesto di occuparmi del numero dedicato ai Mercoledì non potevo esimermi, anche e soprattutto perché l’idea mi attirava molto. Sono stato facilitato dal fatto che le storie da selezionare andavano pescate in un repertorio che era comunque composto da storie scritte da me e che quindi conoscevo bene (non ho mai ben capito come facessero, o come facciano, quelli che devono selezionare storie pescate nel mare magnum disneyano: ci vogliono un cultura e una memoria sovrumane, direi). Ma comunque non è stato facile perché dovevo trovare il modo di arrivare a un numero preciso di pagine, tenendo conto degli episodi selezionati e della frame story, e dovevo soprattutto trovare una storia di raccordo che si adattasse bene alle varie transizioni tra gli episodi e riuscisse nel contempo a raccontare una vicenda simpatica che portasse in qualche modo a compimento l’arco narrativo dei Mercoledì di Pippo.
L’idea che mi è venuta subito in mente è stata quella di raccontare la situazione dal punto di vista di Topolino, diviso tra ciò che si sente di fare come amico di Pippo e quanto invece vorrebbe fare per sottrarsi un po’ a un compito che a volte gli sembra un po’ frustrante. Nel corso della storia, come potrà vedere chi la leggerà, Topolino si rende sempre più conto di come in fondo le cose possono essere prese con maggiore leggerezza, senza angustiarsi troppo. Anche perché, vedendo le reazioni degli altri, capisce come ci sia sicuramente un modo per prendere per il verso giusto le amabili bizzarrie di Pippo. Quello che più conta ed emerge è il solido rapporto di amicizia che lega i due. L’ultima vignetta, nelle mie intenzioni, dovrebbe dare un po’ il senso di questo ripensamento di Topolino e del suo apprezzare maggiormente a posteriori qualcosa che forse non aveva completamente apprezzato mentre lo viveva.
In questo periodo in cui non mancano e anzi si moltiplicano citazioni e riferimenti tra storie passate e presenti (e mi sembrano sempre molto interessanti), mi sono permesso anch’io un’autocitazione che introduce un piccolo senso di continuity particolare (quasi asincrona), se vogliamo, tra questa frame story e una mia breve pippesca di qualche anno fa: è stato un piccolo divertissement che, appunto, mi sono divertito a fare. Vedo che al momento nessuno lo ha ancora colto, ma non era facile da cogliere, com’è giusto che sia con le citazioni o, come in questo caso, le autocitazioni: per facilitare il compito, posso rivelare che la storiellina citata, sia pure con i dovuti adattamenti, si intitola Pippo e le indagini improvvisate.
Spero che apprezziate questo Classico Disney e che la storia di raccordo - una piccola storia, lo so, ma mi auguro abbastanza divertente - vi sia piaciuta. I mercoledì di Pippo spero che possano tornare con ulteriori episodi, ma, naturalmente, com’è giusto che sia, tutto dipenderà dal gradimento dei lettori.
La bellissima e suggestiva copertina, qui sopra riprodotta, è di Stefano Zanchi.
martedì 2 agosto 2022
Grida dalla palude
Grida dalla palude è il nuovo horror dell’infaticabile Lorenzo Lepori, un piccolo film indipendente ambientato in prevalenza in suggestivi esterni naturali, che forniscono una cornice efficace a una vicenda adeguatamente truce.
Angela (Simona Vannelli) è disperata dopo la morte come conseguenza di un incidente del marito e del figlioletto. La donna si è convinta che il vero responsabile della sua perdita sia il medico ospedaliero Max (Lorenzo Lepori), apprezzato professionista. Indagando su di lui, Angela scopre che dietro l’apparenza di uomo di famiglia integerrimo, con moglie e due figlioletti, c’è qualcosa di terribile. Con due colleghi -Alan (Antonio Tentori) e Ivan (Pio Bisanti) - Max, infatti, si dedica al brutale omicidio di donne inermi utilizzate come selvaggina in particolari battute di caccia realizzate per appagare istinti perversi e sadici. Angela capisce che per risolvere la situazione non c’è che da rivolgersi al soprannaturale.
Il film riprende il famoso spunto originato dal racconto La partita più pericolosa di Richard Connell, uno dei racconti più usati e influenti della storia del cinema, con in evidenza i cacciatori di carne umana, ma lo usa proprio solo come spunto, inserendolo nel più classico schema del revenge movie (e anche rape & revenge, se vogliamo) per confluire poi con un’ulteriore svolta nel filone stregonesco-demoniaco in un ibrido tutto sommato simpatico e ricco della tipica spavalderia energetica di Lorenzo Lepori. La regia è vivace, le inquadrature dinamiche e il montaggio serrato e creativo: Lepori affronta di petto e senza remore tematiche un po’ diverse dal solito, ma, a dare flesh and blood alla vicenda, resta lo spiritaccio estremo dei fumetti horror erotici dei bei tempi che, rivisitato e rimodernato, resta la stella polare del cinema leporiano.
Qualche lentezza nella fase preparatoria del rituale abbassa un po’ il ritmo complessivo, che nell’insieme si mantiene comunque spedito grazie anche alla durata saggiamente contenuta del film. Le musiche in prevalenza elettroniche conferiscono un’aria un po’ vintage e si accompagnano bene alle immagini per creare la giusta atmosfera. Mancano grosse sorprese e lo svolgimento è abbastanza lineare e prevdibile, ma l’intrattenimento non manca e il tripudio gore del finale è ben condotto, con effetti speciali di buona efficacia,
Simona Vannelli offre un’interpretazione intensa e spiritata nella parte della protagonista di un film in cui si stenta a trovare un personaggio “normale”: i protagonisti sono di notevole ferocia e cattiveria e Angela è anche lei oltre ogni sanità mentale, tormentata com’è dalla perdita che ha subito e dall’odio che la rode. In questo modo, il film dipinge un mondo cupo e con poca speranza dove il tentativo della protagonista di trovare giustizia per vie legali viene inesorabilmente frustrato (assistiamo a un esemplare colloquio telefonico tra lei e il suo avvocato) e l’unico modo di ottenere non giustizia, ma vendetta è affidarsi alle forze dell’occulto con tutto ciò che ne consegue (il sorriso finale di Angela, benché enigmatico, è significativo). Lorenzo Lepori si ritaglia un altro di quei ruoli da personaggio abietto che sono nelle sue corde, ben coadiuvato dal bravo Pio Bisanti e dallo sceneggiatore Antonio Tentori (coautore anche della sceneggiatura di questo film insieme a Lepori) che sostiene con efficacia un ruolo più esteso dei camei che gli abbiamo visto fare in altri film. Da sottolineare anche il fondamentale coinvolgimento, quale direttore della fotografia (e non solo, oltre ad altri ruoli è anche coproduttore con la sua Empire Video), di Alex Visani, altra figura importante del panorama horror italiano.
In sostanza, un altro valido e divertente capitolo dell’avventura horror rappresentata dalla carriera di Lorenzo Lepori che porta avanti con tenacia lo spirito di un horror basilare e semplice, ma pieno di vigore e improntato al classico binomio sesso e violenza tipico del cinema di genere di qualche decennio fa. Il dvd (targato Digitmovies) contiene alcuni extra interessanti, tra cui un’appassionata disamina da parte di Lepori della mitica (e famigerata) serie Lucio Fulci presenta.
domenica 24 luglio 2022
Shark Bait
Esce al cinema (giovedì 28 luglio) un nuovo horror con gli squali: Shark Bait di James Nunn. Chi vuole leggere cosa ne penso può cliccare qui ed essere trasportato sul sito di MYmovies proprio dove si trova la mia recensione.
mercoledì 20 luglio 2022
The Slaughter - La mattanza
Al cinema è in uscita un nuovo horror italiano: si tratta di The Slaughter - La mattanza, diretto da Dario Germani e scritto dal mitico Antonio Tentori, Chi è interessato a leggere la recensione che ho scrittto per MYmovies può cliccare qui ed essere proiettato su quell'ottimo sito.
lunedì 18 luglio 2022
The Twin - L'altro volto del male
Dopodomani esce al cinema The Twin - L'altro volto del male, un nuovo horror finlandese diretto da Taneli Mustonen. Chi è interessato a sapere la mio opinione su questo film può cliccare qui e andare su MYmovies per leggere la recensione che ho scritto per quel sito specializzato in cinema e dintorni.
venerdì 8 luglio 2022
David Cronenberg - Estetica delle mutazioni
David Cronenberg - Estetica delle mutazioni (Weird Book) è il nuovo saggio interamente dedicato alla variegata e brillante carriera del genio canadese. Nel mio piccolo, ho partecipato al volume occupandomi della parte relativa agli esordi di Cronenberg partendo dai cortometraggi e dai primi lungometraggi sperimentali per passare poi agli horror (e non solo) sino ad arrivare a Brood - La covata malefica, che possiamo considerare come il primo film compiutamente e convintamente cronenberghiano del tutto riuscito. Compagni d'avventura sono stati Roberto Lasagna, Massimo Benvegnù, Benedetta Pallavidino e l'imperituro Danilo Arona che ha scritto la prefazione. L'edizione è impeccabile e molto elegante, un piacere da leggere e maneggiare. L'ottima e dettagliatissima copertina è del grande Giorgio Finamore, Se vi interessa Cronenberg dovreste leggerlo, se non vi interessa Cronenberg dovreste cominciare a interessarvene.
lunedì 4 luglio 2022
X - A Sexy Horror Story
Tra qualche giorno esce al cinema X - A Sexy Horror Story il nuovo horror di Ti West. Chi vuole sapere che cosa ne penso, può leggere sul sito di MYmovies la recensione che ho scritto.
Qui sopra un'immagine di Mia Goth, la protagonista del film, che gli amanti dell'horror ben ricordano per le sue partecipazioni in La cura dal benessere, Marrowbone e il Suspiria di Guadagnino.
mercoledì 29 giugno 2022
Pippo e l'agognata roulotte
Sono lieto di segnalare che all'interno del n. 3475 di Topolino, quello attualmente in edicola, c'è una mia nuova storiellina che si intitola Pippo e l'agognata roulotte. Spero che, nelle sue svelte 12 pagine, possa divertire e intrattenere: l'ho scritta a questo scopo. Come i lettori più attenti si accorgeranno, ciò che manca è una vera e propria roulotte, ma Pippo non si lascia condizionare da questi dettagli. Ai disegni, Lucio Leoni fa un ottimo lavoro, ma non c'era da dubitarne: abbiamo giù collaborato in epoche remote (Paperino e il tamburo batavo su Topolino n. 2068 del 1995 e Zio Paperone e i sotterranei di Paperopoli su Topolino n. 2186 del 1997) ed è sempre stato una sicurezza di magnifici risultati dal punto di vista grafico. Un vero piacere, quindi, tornare a collaborare con lui. Qui sopra la pagina di apertura da cui già si può facilmente vedere la sua maestria.
venerdì 24 giugno 2022
Recensione del Dizionario dei film horror su Nocturno (scritta da Davide Pulici)
All'interno del n. 234 di Nocturno (quello attualmente in edicola. di cui qui sopra vedete la copertina), Davide Pulici scrive una bella recensione del mio Dizionario dei film horror. Lo ringrazio molto: leggere la sua recensione è stato un piacere e un onore. E ringrazio anche Bloodbuster, valoroso editore del tomone. Inutile aggiungere che, al di là della recensione del Dizionario, Nocturno è una rivista unica di cui è sempre opportuna e consigliata la lettura.
giovedì 23 giugno 2022
Two Sisters
Two Sisters è un nuovo cortometraggio horror scritto e diretto da Diego Carli e prodotto dallo stesso Carli assieme a Massimo Bezzati. La storia è ambientata nel 1486 in Lessinia, allora sotto il dominio della Repubblica di Venezia. In una natura cupa e ostile, due giovani sorelle fuggono disperatamente perché a essere ostile non è solo la natura, ma anche e soprattutto un gruppo di persone impegnato in una vera e propria caccia alle streghe della quale loro due sono l’obiettivo finale. Le sorelline però sono tutt’altro che inermi e nascondono un segreto letale.
Il film si presenta bene sin dai titoli di testa, elaborati ed eleganti. La struttura narrativa non è lineare, bensì articolata e complessa in modo da rendere adeguatamente movimentato il racconto. Molto curato nella fotografia e nell’ambientazione anche storica che, benché ottenuta con tocchi minimali, è credibile. Apprezzabili anche gli effetti speciali utilizzati con parsimonia ed efficacia. Ma è tutto l’insieme a essere ben realizzato e convincente. Forse il film non è sorprendente negli snodi narrativi e nella conclusione, ma è ben condotto, con la descrizione di una situazione senza sbocchi in un mondo senza comprensione. Nel ricreare un’epoca e un clima molto avversi alla diversità e molto crudeli nel fronteggiarla e cercare di eliminarla, il film svolge con sapienza il suo ruolo di metafora anche dell’oggi, come è tipico dell’horror più impegnato.
Le parole sono ridotte all’essenziale e il racconto è riservato alle immagini, con una scelta saggia anche per non appesantire di responsabilità la recitazione. Convincenti le due giovani protagoniste Jenni Tatani e Marianna Caporali.
Qui sopra la bella locandina opera dell’ottimo Giorgio Finamore.
lunedì 20 giugno 2022
Black Phone
Black Phone è il nuovo horror di Scott Derrickson in uscita nelle sale giovedì prossimo (ma c'è stata un'anteprima sabato scorso). La fonte è un racconto di Joe Hill, figlio nientemeno che di Stephen King. Chi è interessato, può leggere la recensione che ho scritto per MYmovies andando qui, in quell'interessante sito dedicato al cinema.
Qui sopra i due giovani protagonisti del film, Mason Thames e Madeleine McGraw.
mercoledì 15 giugno 2022
Topolino e la casetta nel bosco
Sul numero 3473 di Topolino in edicola da oggi c'è una mia nuova storia che si intitola Topolino e la casetta nel bosco. I protagonisti sono Topolino, Pippo e Orazio che hanno deciso di trascorrere una breve vacanza in campeggio libero in un bosco e si ritrovano a fare strani incontri. Si tratta di una storia breve (18 pagine), ma spero abbastanza vivace e con qualche colpo di scena interessante. Mi è piaciuto utilizzare il trio di amici e ho cercato di inserire nel finale, nell'ultima frase che dice Topolino, una picccola riflessione se vogliamo "filosofica". Ai disegni il braavissimo Andrea Malgeri (ben coadiuvato ai colori da Gaetano D'aprile), che ha saputo rendere sapientemente il gioco dei personaggi e le ambientazioni "misteriose" che naturalmente si rifanno a tanto cinema horror (che come ben sappiamo è pieno di case nel bosco). Spero, come sempre, che chi la leggerà si diverta e la giudichi favorevolmente.
venerdì 10 giugno 2022
La Banda sul Messaggero dei Ragazzi n. 1073
Sul n. 1073 (giugno 2022) del Messaggero dei Ragazzi, attualmente in distribuzione, compare una nuova storia della Banda, la serie a fumetti per la quale scrivo le sceneggiature. Questo episodio, perfettamente in linea con il periodo, si intitola Tutti al mare! e vede alcuni componenti della Banda e le loro famiglie alle prese con una vacanza in spiaggia. L'occasione è buona per un po' di spensierato divertimento e anche per qualche riflessione più seria sulla realtà che ci circonda ed è fatta delle persone con cui ci troviamo, anche casualmente, a convivere. I disegni, brillanti ed espressivi, sono della bravissima Giogia Catelan, mentre i colori, molto appropriati e caratterizzanti, sono dell'ottimo Massimo Malosso.
Per la cronaca, questa è la trentesima avvenutra della Banda: la prima è comparsa nel maggio 2016 in occasione del n. 1000 del MeRa.
giovedì 9 giugno 2022
The Other Side
Oggi al cinema esce The Other Side, un nuovo horror svedese scritto e diretto da Tord Danielsson e Oskar Mellander. Il film appartiene al filone delle case con segreti terribili, molto frequentato al cinema, come ben sanno gli appassionati dell'horror. Chi è interessato a leggere la recensione che ho scritto appositamente per MYmovies può cliccare qui e precipitarsi su quell'interessante sito su tutto quanto è cinema.
giovedì 26 maggio 2022
Resurrection Corporation
Resurrection Corporation è un interessante film horror d’animazione, forse il primo lungometraggio d’animazione italiano appartenente a questo genere (almeno, non me ne vengono in mente altri). La regia è di Alberto Genovese (già autore di un altro curioso film d’animazione, Dolcezza Extrema), mentre la sceneggiatura è di Mattia De Pascali, apprezzato regista di McBetter e di Il tuo sepolcro… la nostra alcova.
Il dottor Caligari, impresario di pompe funebri con la passione per la scienza, si impadronisce di cadaveri dal cimitero con l’intenzione di riportarli in vita. I fallimenti però si susseguono e Caligari si deprime, invano rincuorato dalla sua fedele assistente Bruta che lui stesso, in qualche modo, ha creato. Ciò che accora ancor più Caligari è vedere il successo del dottor Potrientov che, a capo della Resurrection Corporation, promette di resuscitare i morti e sembra riuscirci. Potrientov rivela pubblicamente di seguire gli insegnamenti del mitico dottor Victor Lazenby così Caligari, che ammira molto Lazenby, decide di recarsi all’isolato castello di questi assieme a Bruta per scoprire la verità. Scopre soprattutto che Lazenby è un tipo egocentrico e laido. Bruta ritiene che millanti conoscenze che non possiede, ma in realtà Lazenby più di qualche potere ce l’ha e la situazione precipita.
I richiami grafici al cinema espressionista sono bizzarri ed esteticamente vincenti nel creare un’atmosfera cupa e opprimente al cui interno la vicenda si ambienta in modo perfetto, grazie anche all'azzeccata scelta di utilizzare il bianco e nero. L’animazione è minimale, ma non sgradevole anche per l’efficacia espressiva dei disegni. La storia è vivace, piena di spunti e di suggestioni, immersa in un humus narrativo dove il grottesco ben si sposa con l’horror tradizionale, con divertite concessioni allo splatter e a un erotismo malato ricco di ironia. I personagi sono tratteggiati con gusto e risulta particolarmente riuscita la descrizione del complicato rapporto tra Caligari e Bruta. I colpi di scena e i rivolgimenti sono sufficienti a tenere sempre desta l’attenzione dello spettatore e nell’insieme, pur con qualche difetto e qualche momento un po’ spettacolarmente sbrigativo nella convulsa lotta finale, l’esperimento può dirsi riuscito.
Il film è disponibile su Amazon Prime Video.
martedì 24 maggio 2022
Bob Dylan 81
Come sempre, approfitto di questo blog per fare gli auguri a Bob Dylan, che quest’anno, come da titolo di questo post, ne fa 81. L’anno appena trascorso ha segnato un altro periodo contrassegnato da cose importanti e interessanti. Non ci sono stati dischi di materiale nuovo, ma c’è stato un altro volume della Bootleg Series dedicato a tutto quanto è Infidels, con parecchie canzoni mai sentite o sentite in versioni molto diverse. Inoltre, c’è stata quella meraviglia di Shadow Kingdom, di cui ho già parlato qui. Spero sempre che ne esca un cd o un blu ray/dvd o, perché no, magari entrambi perché è un peccato che quella brillante rivisitazione del suo repertorio resti confinata ai video che più o meno di straforo si vedono su YouTube. Inoltre, Bob Dylan ha ricominciato a fare concerti: al momento è ancora impegnato in Nord America, ma la speranza che arrivi dalle nostre parti c’è sempre. È stato anche annunciato un suo nuovo libro per novembre e sin dal titolo, The Philosophy of Modern Song, le aspettative sono alte. Insomma, un altro anno di piena attività e di cose belle e significative. Tanti auguri, Bob!
giovedì 19 maggio 2022
L'angelo dei muri
L'angelo dei muri, il nuovo film di Lorenzo Bianchini, è in uscita al cinema. Chi vuole può leggere l'approfondimento sul film che ho scritto per MYmovies: basta cliccare qui ed essere conseguentemente trasportati su quel sito. Interprete principale è un grande Pierre Richard. Consiglio senz'altro di vedere il film, opera di un autore da seguire con attenzione.
martedì 17 maggio 2022
Pippo e la gara di barzellette
Nel numero 3469 di Topolino, in edicola da domani, c'è una mia nuova storiella che si intitola Pippo e la gara di barzellette: a volte mi diverto a mettere titoli fuorvianti, ma stavolta non c'è trucco e non c'è inganno, c'è effettivamente Pippo e c'è una gara di barzellette con incorporato il dramma di chi comincia a raccontare una barzelletta e poi si dimentica come dovrebbe andare a finire. Ai disegni la bravissima Giulia Lomurno, che ha fatto un ottimo lavoro dando grande espressività ai personaggi. Si tratta di una storia breve (12 pagine), ma spero che possa essere un divertente interludio in mezzo alle storie più lunghe e importanti che compongono Topolino.
lunedì 2 maggio 2022
The Bunker Game
Oggi esce The Bunker Game, un nuovo horror che rappresenta l'esordio nel lungometraggio a soggetto per Roberto Zazzara. Chi è interessato, può leggere qui, sul sito di MYmovies, la recensione che ho appena scritto.
sabato 23 aprile 2022
Rabid
Rabid è un nuovo horror filippino composto da quattro episodi, diretto da Erik Matti e presentato al Far East Film Festival. Chi è interessato può cliccare qui e leggere sul sito di MYmovies la recensione che ho scritto.
venerdì 22 aprile 2022
Night of Doom
Night of Doom è un film di Davide Pesca, autore di diversi film nel corso degli ultimi anni, nell’ambito del popolato e interessante panorama dell’horror indipendente italiano.
In un futuro prossimo e decisamente poco allegro, la società è percorsa da notevoli scoppi di violenza e disagio. Una droga allucinogena, il doom, ha preso piede con effetti devastanti. Un predicatore televisivo (Ivan Brusa) che ritiene ci si trovi al preludio dell’Apocalisse ne acquista un’abbondante dose e la porta alla donna che tiene imprigionata nel suo appartamento. La donna deve ricevere la droga come un’eucarestia, le dice il predicatore. In effetti, dopo averla presa, la donna afferma di riuscire finalmente a vedere e aggredisce il predicatore che vede come un demone. Poi esce e si imbatte in una coppia che, anch’essa dedita al doom, la cattura per farne la protagonista di un filmato snuff. Ma le cose non vanno come i due si aspettano.
Il film evita saggiamente di tentare un affresco distopico, che chiaramente i mezzi non avrebbero consentito, per privilegiare una trattazione episodica, narrativamente a strappi successivi, con qualche efficacia, se non drammatica, a livello di atmosfere e suggestioni. Non c’è infatti molta trama, né sviluppo dei personaggi: ci sono situazioni, intuizioni, frammenti collegati. L’idea della droga allucinogena che sembra conferire alla “vittima” (piuttosto consenziente) del predicatore la capacità di raggiungere un livello superiore di visione, quasi un’estasi cognitiva, è un buon richiamo a Martyrs e consente di concludere in modo coerente e significativo la vicenda.
Gore e splatter, con effetti speciali di accettabile fattura, condiscono con frequenza le varie situazioni, tra le quali non mancano siparietti sado-maso piuttosto insistiti. Interessante il lavoro su fotografia e colori che dà sostanza visuale al racconto ricercando quasi un’estetica da VHS un po’ rétro e donando un certo fascino alle immagini. Non mancano alcuni tocchi nei quali si nota un po’ di ironia (come la Miss Bathory Body Lotion), in un quadro complessivo che mostra un mondo a tinte sordide nel quale non esistono personaggi positivi. La recitazione è volenterosa, ma non sempre convincente: Ivan Brusa (Non nuotate in quel fiume) se la cava comunque piuttosto bene, come sempre. Da segnalare la musica di Santo Bianchini, evocativa e ricercata.
martedì 5 aprile 2022
Paperino, Paperoga e il ritorno dei pennuti furenti
Sul numero 3463 di Topolino in edicola domani c'è una mia nuova storia: Paperino, Paperoga e il ritorno dei pennuti furenti. A disegnarla è stato Blasco Pisapia (già ottimamente all'opera in Pippo e la polka del fachiro e Paperino e il carillon proboscidato) che ha fatto un lavoro straordinario ai disegni, dando grande espressività ai personaggi e rendendo un ottimo servizio alla storia (un piccolo esempio è dato dalle vignette qui sopra). Spero che i lettori trovino divertente la vicenda, che è semplice, ma spero movimentata al punto giusto. Da questa storia traspare naturalmente la mia grande passione per il cinema di genere e, anche, per quella particolare forma di arte mista a marketing rappresentata dai manifesti cinematografici. Ho cercato anche di curare in modo particolare la dinamica relazionale tra Paperino e Paperoga, ma naturalmente alla fine il giudizio spetta sempre a chi legge.
mercoledì 30 marzo 2022
Nel buio
Nel buio è una raccolta di miei racconti horror ed è stata pubblicata da Weird Book. Sono molto affezionato a quei racconti e penso che mi rappresentino bene, che si avvicinino molto al tipo di horror che mi piace leggere. Cercano di sorprendere e di intrattenere, di divertire e di spaventare. Ci sono gli influssi degli autori che mi hanno appassionato (Richard Matheson su tutti) e c'è, spero, anche la mia personalità.
Ho già scritto nel dettaglio su questo libro varie volte sul mio blog: chi è interessato a leggere cosa ne ho scritto può cliccare, per esempio, qui e qui.
Ne riparlo oggi perché il libro è ora disponibile, oltre che sul sito dell'editore Weird Book, anche nelle librerie online, per esempio Mondadori Amazon Feltrinelli e Ibs. Chi vuole leggerlo, quindi (e spero che qualcuno ci sia), può pertanto trovarlo facilmente.
L'occasione inoltre è sempre buona per mostrare di nuovo la splendida copertina di Giorgio Finamore.Lamb
Domani esce in sala Lamb, curiosa e interessante opera prima di Valdimar Jóhannsson con Noomi Rapace protagonista. Chi è interessato a leggere l'approfondimento sul film che ho scritto per MYmovies può cliccare qui ed essere trasportato a destinazione sul sito di MYmovies.
venerdì 11 febbraio 2022
Scarlett
Giulia (Miriam Galanti) è una giovane sceneggiatrice cinematografica con promettenti prospettive di lavoro. Ha un importante colloquio di lavoro con un produttore in programma per la serata e il suo agente la richiama all’ordine. Lei però è in viaggio in auto verso Firenze: intende andare a trovare il suo ex, Jack, che è in Italia solo per pochi giorni. Giulia vuole sistemare le cose con Jack, ha imprecisate questioni da chiarire con lui. Per via telefonica, l’amica Sara la invita a non agire impulsivamente e a tornarsene a Roma. Giulia rassicura lei e, prima, l’agente: tornerà in tempo, ma deve assolutamente andare. Solo che le cose si complicano: l’auto sembra assumere vita propria e i fantasmi del passato, in particolare quello della madre psicopatica (Loredana Cannata) ormai defunta, rendono il viaggio sinistro e pericoloso.
Thriller-horror on the road, il film introduce via via elementi di inquietudine e di incertezza in una vicenda inizialmente lineare in modo da movimentarla ed evitare che si traduca in un lungo monologo della protagonista. Anche il lavoro sulla struttura narrativa serve allo stesso scopo, con la sua articolazione in flashback e l’alternanza tra le sequenze principali con la protagonista in auto e quelle in cui la ragazza si trova nella stazione di polizia, interrogata da due poliziotti che cercano di fare luce sull’intricata e oscura vicenda. Man mano che la storia si snoda sappiamo anche sempre di più sulla personalità di Giulia e sui traumi che ha dovuto subire non solo per le tragiche morti che hanno segnato la sua storia familiare, ma anche per l’evidente pazzia della ricca madre. Questi aspetti alimentano, puntando verso lo psycho-thriller, l’ambiguità del tessuto narrativo, che arricchisce e sostiene il clima di mistero, sempre in bilico tra realtà immaginata e realtà fattuale, tra una discesa negli inferi della psiche con richiami quasi polanskiani e una discesa negli inferi dell’orrore soprannaturale con invece echi carpenteriani (e kinghiani).
Luigi Boccia, scrittore ed editore, è all’esordio come regista e riesce a governare con abilità e sapienza il racconto (è anche autore della sceneggiatura), sostenendo bene la suspense e tenendo consistente il ritmo, sino a una conclusione che forse non sorprende, ma comunque chiude in modo soddisfacente una sorta di parabola sull’alienazione e sull’ineluttabilità del destino. A volte si ha la sensazione che ci sia un eccesso di suggestioni e rivoli narrativi, ma alla fine il senso della vicenda emerge comunque in modo compiuto. Miriam Galanti (In the Trap - Nella trappola), pur con qualche occasionale incertezza, offre nel complesso una buona prova in un ruolo difficile, dovendo occupare praticamente sempre la scena, spesso da sola. Convincente anche il cameo di Loredana Cannata nel ruolo della mamma psicotica e preda di manie religiose.
Il film è possibile vederlo su Prime Video.
sabato 29 gennaio 2022
Paperino 500
Il mensile dedicato al papero più famoso del mondo arriva al prestigioso traguardo del numero 500 e lo festeggia con un albo speciale. Oltre a diverse avventure di Paperino, compresa una storia inedita, ci sono gli omaggi e gli auguri di una serie di autori disneyani, tra i quali anch'io. Un numero quindi da non perdere: non perché ci sono i miei auguri a Paperino, va da sé, ma perché è un numero speciale, da collezionare.
Segnocinema 233
Il nuovo numero di Segnocinema (n. 233, gennaio-febbraio 2022), attualmente in distribuzione, contiene, tra le molte altre cose interessanti, la seconda parte dello speciale Il cinema e la strada a cura di Paolo Cherchi Usai. All'interno di questo speciale c'è anche il mio modesto micro-contributo che non può essere in sé motivo per comperare la rivista, ma che nel caso l'abbiate comunque fatto o intendiate farlo - perché di motivi per acquistarla ce ne sono assai e tutti validissimi - potrete leggere assieme agli altri contributi ancor più interessanti.
martedì 25 gennaio 2022
Robert Englund - Metamorfosi di una maschera
Il cinema horror per molti decenni è stato soprattutto un cinema di attori. C’erano i divi dell’horror, attori che si dedicavano prevalentemente a quel genere e lo caratterizzavano con la loro presenza. Aiutati dal trucco o anche no, erano dei veri e propri emblemi dell’horror, delle icone. A partire da Lon Chaney sr, passando per Boris Karloff, Lon Chaney jr e Bela Lugosi per arrivare a Vincent Price, Peter Cushing e Christopher Lee. E c’erano anche i divi di secondo piano, ma comunque significativi e ben presenti nell’immaginario collettivo come John Carradine, George Zucco o Lionel Atwill. E sicuramente me ne dimentico qualcuno. Poi le cose sono cambiate. Il cinema horror è diventato meno attoriale e più interessato agli effetti speciali. Non che gli attori non servissero più, ma erano (e sono) diventati meno specializzati, meno centrali, più intercambiabili.
Per questo la figura di Robert Englund, peraltro attore molto versatile come la sua carriera, soprattutto all’inizio, dimostra, è importante. Perché è probabilmente l’unico attore degli ultimi decenni che può in qualche misura avvicinarsi ai grandi nomi che ho citato sopra, quantomeno per il grado di attaccamento all’horror e per il fatto di caratterizzare, con la sua sola presenza, ogni film cui partecipa. Ce ne sono altri, come per esempio Jeffrey Combs, ma non assurgono alla stessa importanza specifica.
Robert Englund - Metamorfosi di una maschera (Shatter Edizioni, 218 pp., € 16), a cura di Fabio Cassano, è un libro dedicato interamente a Robert Englund e alla sua attività di attore e, sporadicamente, regista. La sua carriera è “coperta” integralmente attraverso una serie di saggi di vari autori. Ne ho scritto uno anch’io occupandomi di tre delle collaborazioni di Englund con Tobe Hooper (Le notti proibite del marchese De Sade, La danza dei morti e l’episodio pilota della serie Tv Freddy’s Nightmares). Gli altri saggi sono stati scritti da Fabio Cassano, Roberto Lasagna, Edoardo Trevisani, Michele Raga, Giuseppe Cozzolino, Elisa Torsiello, Massimiliano Spanu, Vincenzo Papeo, Fabio Zanello, Francesco Saverio Marzaduri, Chiara Pani e Danilo Arona (e spero di non aver dimenticato nessuno). La prefazione è di Stephen David Brooks, che con Englund ha collaborato.
Naturalmente, non mi sembra il caso di recensire un libro a cui ho collaborato, ma una cosa che posso comunque senz’altro dire è che se siete interessati a Robert Englund in questo libro potrete trovare pane per i vostri denti (o artigli).