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giovedì 13 marzo 2025

I mercoledì di Pippo: La minacciosa minaccia dallo spazio esterno

Sul Topolino attualmente in edicola (il n. 3616) c'è una storia che ho scritto io. Si tratta di un nuovo episodio della serie I mercoledì di Pippo dal titolo completo (e lunghetto) I mercoledì di Pippo: La minacciosa minaccia dallo spazio esterno. Ai disegni torna l'ottimo Marco Mazzarello (al suo terzo mercoledì), mentre i colori, sempre molto appropriati, sono di Irene Fornari. Per gli amanti delle statistiche posso dire che si tratta del trentottesimo mercoledì in ordine di scrittura (trentanovesimo se consideriamo anche il prototipo Pippo e il giallo a premi). Sono tanti, lo so. Spero però non troppi. In questa storia, come si può facilmente intuire, Pippo torna a occuparsi di fantascienza e come sempre lo fa a modo suo (e anche mio, naturalmente). Mi auguro che qualcuno possa divertirsi leggendola.

martedì 30 luglio 2024

I mercoledì di Pippo: Alla ricerca dell’ignoto


Sul numero 3584 di Topolino, in edicola da domani, c’è un nuovo episodio della mia serie I mercoledì di Pippo, intitolato Alla ricerca dell’ignoto. È il secondo episodio consecutivo a comparire su Topolino, dopo quello della settimana scorsa (Topolinia Party). Non era mai successo, nella lunga (e, dico io, gloriosa) storia di questa serie. Di certo posso dire però che non ci sarà il terzo episodio consecutivo (dato che ho sbirciato le storie della prossima settimana). Questa volta, a differenza del precedente, è un Mercoledì di stampo tradizionale, perfettamente aderente alla struttura consueta. Pippo è un insigne scienziato alla ricerca di creature strane e Topolino è il suo tremebondo assistente, ma, come sempre, le sorprese non mancheranno tra un colpo di scena e l'altro. E, mi auguro, non mancherà nemmeno il divertimento. Ai disegni questa volta c’è il bravissimo Marco Mazzarello, che si scatena con notevole inventiva grafica. I colori, molto espressivi, sono di Martina Andonova. Con Marco Mazzarello ho collaborato diverse volte in passato (ricordo con piacere, per esempio, l’epico Pippo e Horsazio… il mostro galattico mai sazio e, naturalmente, Nelle segrete più segrete che fu l’ultimo Mercoledì di Pippo che scrissi prima della pausa) e mi ha fatto molto piacere tornare a collaborare con lui proprio con un Mercoledì. Speriamo che ci siano in futuro molte altre occasioni.

mercoledì 24 luglio 2024

I mercoledì di Pippo: Topolinia Party


 

Sul n. 3583 di Topolino, in edicola da oggi, compare un nuovo episodio della serie I mercoledì di Pippo, che ho creato ormai tanto tempo fa. Con le sue 22 pagine è uno degli episodi più brevi, giustamente corto per tentare di evitare lungaggini e tempi morti. La storia, come vedrà chi la leggerà, ha una struttura piuttosto incosueta, anche per i Mercoledì, che tendono per natura a essere un po' inconsue
ti. Un ensemble piuttosto bizzzarro di personaggi caratterizza la vicenda imperniata su quello che Pippo definisce un colpo di scena straordinario. Ma lo dice lui, badate bene, e sappiamo che di colpi di scena di riserva è come al solito ben provvisto e disposto a utilizzarli.

Per la sua stessa natura e per il fatto d'essere quasi tutta ambientata in interni non era una storia facile da disegnare e non avrei voluto essere nei panni di chi aveva ricevuto tale compito. Luca Usai, con cui collaboro per la prima e spero non ultima volta, ha fatto un lavoro meraviglioso con ambienti e personaggi riuscendo a dare vivacità alla vicenda e ad assecondarne e valorizzarne le peculiarià. E mi preme sottolineare anche gli ottimi colori di Chiara Bonacini.

In un numero dominato da storie e autori importanti spero che questo Mercoledì possa rappresentare, nel suo piccolo, un'oasi di spensierato divertimento.

giovedì 18 agosto 2022

Ogni inevitabile mercoledì


Questo mese è uscito Ogni inevitabile mercoledì, il nuovo numero dei Classici Disney interamente dedicato ai Mercoledì di Pippo. Ho selezionato personalmente le storie e ho scritto la cosiddetta frame story, l’episodio di raccordo (ottimamente disegnato da Giulia La Torre) che in qualche modo lega le storie tra loro e racconta in sé una piccola storia. Inoltre, ho anche scritto una prefazione che è andata ad accompagnare l’interessantissima (per me soprattutto, ma non solo per me ovviamente) introduzione scritta dal direttore Alex Bertani.

Le storie di raccordo tra gli episodi ristampati nei classici vantano una tradizione molto antica, quasi mitica. Quand’ero piccolo mi ricordo che mi avevano molto colpito quando le leggevo nei Classici di allora: mi chiedevo come faceva, chi le scriveva, a trovare sempre il modo di legare insieme delle storie assolutamente disparate e mi piaceva molto il concetto di trait d’union che dava una continuità a qualcosa che originariamente non l’aveva. Con l’andare del tempo, quel format era stato abbandonato e me ne ero dispiaciuto perché, da lettore, era qualcosa che dava unicità e originalità a quella che altrimenti sarebbe stata solo una - sia pure comunque piacevole - selezione di ristampe. Dopo molti anni, il format era stato ripreso per una collana molto interessante, le TopoStorie, per la quale a occuparsi delle storie di raccordo era il magistrale Massimo Marconi (e ancora non so come facesse a trovare ogni volta delle simpatiche e significative frame stories).

Adesso le frame stories sono caratteristica esclusiva di questa nuova serie di Classici e quando mi è stato chiesto di occuparmi del numero dedicato ai Mercoledì non potevo esimermi, anche e soprattutto perché l’idea mi attirava molto. Sono stato facilitato dal fatto che le storie da selezionare andavano pescate in un repertorio che era comunque composto da storie scritte da me e che quindi conoscevo bene (non ho mai ben capito come facessero, o come facciano, quelli che devono selezionare storie pescate nel mare magnum disneyano: ci vogliono un cultura e una memoria sovrumane, direi). Ma comunque non è stato facile perché dovevo trovare il modo di arrivare a un numero preciso di pagine, tenendo conto degli episodi selezionati e della frame story, e dovevo soprattutto trovare una storia di raccordo che si adattasse bene alle varie transizioni tra gli episodi e riuscisse nel contempo a raccontare una vicenda simpatica che portasse in qualche modo a compimento l’arco narrativo dei Mercoledì di Pippo.

L’idea che mi è venuta subito in mente è stata quella di raccontare la situazione dal punto di vista di Topolino, diviso tra ciò che si sente di fare come amico di Pippo e quanto invece vorrebbe fare per sottrarsi un po’ a un compito che a volte gli sembra un po’ frustrante. Nel corso della storia, come potrà vedere chi la leggerà, Topolino si rende sempre più conto di come in fondo le cose possono essere prese con maggiore leggerezza, senza angustiarsi troppo. Anche perché, vedendo le reazioni degli altri, capisce come ci sia sicuramente un modo per prendere per il verso giusto le amabili bizzarrie di Pippo. Quello che più conta ed emerge è il solido rapporto di amicizia che lega i due. L’ultima vignetta, nelle mie intenzioni, dovrebbe dare un po’ il senso di questo ripensamento di Topolino e del suo apprezzare maggiormente a posteriori qualcosa che forse non aveva completamente apprezzato mentre lo viveva.

In questo periodo in cui non mancano e anzi si moltiplicano citazioni e riferimenti tra storie passate e presenti (e mi sembrano sempre molto interessanti), mi sono permesso anch’io un’autocitazione che introduce un piccolo senso di continuity particolare (quasi asincrona), se vogliamo, tra questa frame story e una mia breve pippesca di qualche anno fa: è stato un piccolo divertissement che, appunto, mi sono divertito a fare. Vedo che al momento nessuno lo ha ancora colto, ma non era facile da cogliere, com’è giusto che sia con le citazioni o, come in questo caso, le autocitazioni: per facilitare il compito, posso rivelare che la storiellina citata, sia pure con i dovuti adattamenti, si intitola Pippo e le indagini improvvisate.

Spero che apprezziate questo Classico Disney e che la storia di raccordo - una piccola storia, lo so, ma mi auguro abbastanza divertente - vi sia piaciuta. I mercoledì di Pippo spero che possano tornare con ulteriori episodi, ma, naturalmente, com’è giusto che sia, tutto dipenderà dal gradimento dei lettori.

La bellissima e suggestiva copertina, qui sopra riprodotta, è di Stefano Zanchi.

giovedì 4 novembre 2021

I mercoledì di Pippo 6


È arrivato in edicola anche il sesto e conclusivo volume dedicato ai Mercoledì di Pippo, la serie che ho creato molti anni fa e che ho scritto per più di dieci anni. Questo sesto volume è composto da 214 pagine più le copertine, come sempre nel grande formato caratteristico della collana. Ci sono sette Mercoledì disegnati da cinque disegnatori diversi: Roberto Vian e Lino Gorlero (colui che mi spinse a creare i Mercoledì) ne hanno infatti due a testa.

Sono gli ultimi Mercoledì che ho scritto. La formula quindi era ben collaudata, ma, a mio parere, non consunta e ben si presterebbe anche a essere riutilizzata (ma io, va da sé, sono un po’ di parte, consideratemi il primo fan dei Mercoledì).

Asteroidi contro la Terra, disegnato alla grande da un maestro assoluto come Massimo De Vita, è il trentesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel maggio del 1999 ed è stato pubblicato per la prima volta nel marzo 2000 (Topolino 2312). È uno degli episodi che mi piace di più, per la sua vivacità che, credo, riflette abbastanza la personalità creativa di Pippo e la sua passione per gli alieni e la fantascienza più bislacca.

Il vichingo che scoprì l’America, disegnato molto bene da Lorenzo Pastrovicchio, è il terzultimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel dicembre del 1999 ed è stato pubblicato per la prima volta nel novembre 2000 (Topolino 2347). In questo caso l’ambientazione è un po’ diversa dal solito - simile a quella che utilizzerò di lì a poco per la serie di Topan il barbaro - e il tentativo è stato quello di affrontare la Storia con la maiuscola in versione pippesca, con tutto quello che ne può conseguire.

Nell’orecchio del ciclone, disegnato da un ottimo artista come Roberto Vian, è il ventiseiesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel novembre del 1998 ed è stato pubblicato per la prima volta nel giugno del 2001 (Topolino 2377). È un episodio che testimonia la mia passione per i film catastrofici, che si evidenzierà in modo ancora maggiore nell’episodio Ali in fiamme, contenuto anch’esso in questo volume.

Nel mondo delle fiabe è il ventinovesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel febbraio del 1999 ed è stato pubblicato per la prima volta nel gennaio del 2002 (Topolino 2409). Ai disegni torna Lino Gorlero, il primo disegnatore della serie, che ha sempre saputo gestire graficamente in modo impeccabile e con grande espressività le storie che gli sono state affidate. È uno degli episodi più strampalati della serie, bisogna ammetterlo. L’ambientazione fiabesca si prestava bene a un moltiplicarsi di cose bizzarre e ne ho approfittato cercando di trovare qualcosa di diverso.

Il conte dei sospiri è il penultimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel novembre del 2001 ed è stato pubblicato nel settembre del 2002 (Topolino 2443). Ai disegni torna l’ottimo Roberto Vian. L’ambientazione rétro e il gusto melodrammatico e da feuilleton della vicenda dovrebbero darle un tono particolare e originale all’interno della serie. Forse è un episodio troppo segnato dai giochi di parole, ma contiene una delle battute che più mi piacciono (quella della seconda vignetta di pag. 152, se vi interessa saperlo).

Nelle segrete più segrete è l’ultimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto infatti nel settembre del 2002 ed è stato pubblicato per la prima volta nel luglio del 2003. Gli ottimi disegni sono di Marco Mazzarello. In questo caso, la parodia è quella del classico genere carcerario. Nel ricordo, mi pareva un episodio meno riuscito, ma rileggendolo per l’occasione devo dire che invece mi è sembrato migliore di come me lo ricordavo. Che sia diventato nostalgico?

Ali in fiamme, di nuovo disegnato dal bravissimo Lino Golero, è il ventiquattresimo Mercoledì in ordine di scrittura (sempre senza tenere conto nella numerazione del prototipo Pippo e il giallo a premi): l’ho scritto nel maggio del 1998, ma è stato pubblicato per la prima volta nel luglio del 2006 (Topolino 2641), parecchio tempo dopo. Ciò lo ha fatto considerare l’ultimo Mercoledì, ma, invece, dopo questo episodio ne ho scritti altri nove. È l’episodio in cui più si realizza la parodia del cinema catastrofico, in particolare di quel sottofilone che riguarda i viaggi in aereo. Ed è anche uno degli episodi che preferisco per la varietà delle trovate e il ritmo narrativo.

Con questo volume si chiude la ripubblicazione organica di tutti i Mercoledì sin qui realizzati. È bello averli tutti insieme, non c’è che dire: messi in fila questi volumi fanno la loro figura.

sabato 10 aprile 2021

I mercoledì di Pippo 5

 


È da poco in edicola il quinto volume dedicato ai Mercoledì di Pippo, la serie che ho creato (su stimolo di Lino Gorlero, come ho sempre detto) molti anni fa e che ho scritto per poco più di dieci anni (dal 1991 al 2002, se partiamo da Pippo e il giallo a premi, il prototipo fuoriserie). Questo quinto volume è composto da 224 pagine (Legendary Collection Extra, € 8,90) più le copertine nel consueto grande formato che consente di apprezzare meglio la qualità dei disegni. Ci sono sette Mercoledì disegnati da sei disegnatori diversi, in sostanza ciascuno con un episodio, a parte Alessandro Perina che ne disegna due.

Gli episodi appartengono ancora alla fase di piena esuberanza della serie, che avrebbe preceduto quella conclusiva della vita dei Mercoledì. Mi era evidente il fatto che per mantenere vitalità era necessario variare molto e cercare talvolta delle chiavi di lettura un po’ diverse: la cosa emerge soprattutto in un paio delle storie qui contenute: Cuori flambé e Topolino alla riscossa.

Avvocati alla sbarra, disegnata ottimamente dal bravissimo Silvio Camboni (non nuovo ai Mercoledì, come abbiamo visto nel n. 4), è il diciannovesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel dicembre del 1996 ed è stato pubblicato per la prima volta nel dicembre 1997. Dopo averne letto il soggetto, l’allora responsabile delle sceneggiature di Topolino (che era un estimatore dei Mercoledì) mi disse che gli sembrava che sarebbe potuto diventare il miglior episodio della serie. Non so se lo è diventato, ma è di certo uno degli episodi che preferisco. Mi ha fatto piacere occuparmi di una storia di ambientazione legale e l’ambientazione mi ha fornito molti spunti che ho trovato divertenti. I miei studi giuridici non mi sono serviti molto nella fattispecie, ma mi hanno aiutato nell’uso di certe terminologie. Mi è stato più utile aver visto da ragazzino i telefilm di Perry Mason e aver letto, sempre da ragazzino, molti dei gialli scritti da Erle Stanley Gardner, il creatore di quel personaggio. Ma in generale i cosiddetti legal thriller fanno parte dell’immaginario di ciascuno di noi, un immaginario popolato da frasi tipo “Vostro onore, mi oppongo” (che difatti è oggetto di una gag nella storia), da avvocati astuti e da procuratori distrettuali destinati alla perenne sconfitta.

Cuori flambé, disegnato con grande espressività e applicazione da Alessandro Gottardo, è il diciassettesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel maggio del 1996 ed è stato pubblicato per la prima volta nel marzo del 1998. È un episodio particolare in cui, come accennavo prima, ho provato una piccola modifica strutturale, tanto per muovere un po’ le acque. Infatti, in questa storia, Pippo racconta il suo romanzo non a Topolino, ma a Minni, la cui reazione è ben diversa. Questo mi ha consentito di giocare un po’ con le caratteristiche dei personaggi e mi ha permesso anche di trovare motivi e soluzioni un po’ diverse dal solito, inserendo anche personaggi poco presenti nei Mercoledì, come Orazio e Clarabella. Il risultato mi è sembrato all’epoca apprezzabile e anche adesso, rileggendo la storia, mi sembra un’interessante variazione sul tema. O almeno interessante per me. Mi ha sempre divertito anche il fatto che Alessandro, che è un ottimo caricaturista, abbia trovato anche il modo di inserire me nella storia, come personaggio secondario in una vignetta.

La minaccia del brontolosauro, disegnato con abilità da Andrea Ferraris, è il ventunesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel settembre del 1997 ed è stato pubblicato per la prima volta nell’aprile del 1998. È un episodio particolarmente spensierato che si occupa dei dinosauri che quand’ero piccolo erano la mia passione, come penso lo siano di quasi tutti i bambini. Quello del brontosauro, tra i nomi di dinosauri, mi è sempre piaciuto in modo particolare e devo ammettere che ho provato un po’ di disappunto quando ho saputo che era stato ufficialmente dismesso.

La cappa e la spada è il ventesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel luglio del 1997 ed è stato pubblicato per la prima volta nel giugno del 1996. Ai disegni il bravissimo Alessandro Perina. Alla ricerca di generi sempre diversi da trattare, era inevitabile che arrivassi, prima o poi, anche al genere cappa e spada. Quand’ero piccolo andavo al cinema ogni settimana nel medesimo cinema qualunque cosa ci fosse e mi ricordo che l’unico genere di film che speravo non ci fosse mai era proprio quello, anche nella sua variante con i pirati. Poi li vedevo lo stesso e magari mi piacevano comunque, ma speravo non ci fossero. Come materia per un Mercoledì, invece, era un genere perfetto. Mi è piaciuto molto utilizzare Pippo nella sua modalità di saggio squinternato che, come maestro zen, addestra Topolino sulla strada della vittoria. E anche Gambadilegno trova un’adeguata collocazione come il villain della storia.

Topolino alla riscossa, che vede il ritorno del disegnatore principe della serie, vale a dire Lino Gorlero, è il ventiduesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel febbraio del 1998 ed è stato pubblicato nel settembre del 1998. Questo è un episodio a cui sono particolarmente affezionato. Per diverso tempo avevo pensato di realizzarlo, ma non riuscivo a trovare la chiave giusta. Quando ci sono riuscito, la storia è venuta un po’ da sé e ha concretizzato quell’inversione di ruoli che cercavo. In questo caso, infatti, sfidato da Pippo, è Topolino che racconta la storia che ha inventato ed è Pippo che obietta continuamente, a modo suo. La storia che racconta Topolino è quella che potrebbe essere una sua tipica avventura di indagine poliziesca, con Gambadilegno nel ruolo di red herring. Trovavo divertente esporre questo tipo di storia e la logica di Topolino alla prova delle spavalde obiezioni di Pippo. Resta quindi uno degli episodi più significativi, per me, grazie anche agli ottimi ed espressivi disegni di Gorlero.

Come nasce uno stellone è il ventiquattresimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nell’agosto del 1998 ed è stato pubblicato per la prima volta nel maggio del 1999. I disegni, superlativi, sono dell’inconfondibile Fabio Celoni, che ha saputo valorizzare molto la storia. L’ambientazione cinematografica della vicenda mi era molto congeniale e mi sono parecchio diverto a scrivere la storia che omaggia apertamente una famosa avventura di Floyd Gottfredson. Gli omaggi cinematografici sono diversi, non ultimo quello al famoso ed esilarante Hollywood Party con Peter Sellers.

Ex Files, di nuovo disegnato dall’ottimo Alessandro Perina, è il ventiseiesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel novembre del 1998 ed è stato pubblicato per la prima volta nel luglio del 1999. È uno degli episodi che più mi sono divertito a scrivere perché mi ha permesso di variare molto all’interno della storia grazie alla sua struttura episodica che richiamava i classici omnibus della Amicus e faceva solo sommariamente riferimento alla famosa serie televisiva citata nel titolo (serie televisiva che, in effetti, non guardavo). La parodia del genere horror, anche nella sua variante fantahorror, mi è particolarmente congeniale o almeno mi diverto molto a farla. In questo caso sono stato anche molto aiutato dai disegni, espressivi e atmosferici. Significativo anche l’utilizzo di Clarabella, a mio avviso.

Va da sé che questa ripubblicazione organica della serie mi “costringe” a rileggere tutti i vari episodi e lo sto facendo con un piacere inferiore solo a quello che ho provato scrivendo queste storie. E devo dire anche che mi piacciono molto le copertine di questa serie, opera di Emmanuele Baccinelli.

mercoledì 7 ottobre 2020

I mercoledì di Pippo 4

 

È in edicola il quarto volume dedicato ai Mercoledì di Pippo, la serie che ho ideato (su stimolo di Lino Gorlero, come ho più volte raccontato) molti anni fa e che ho scritto per una decina di anni (dal 1992 al 2002, a parte Pippo e il giallo a premi che ho scritto nel 1991 e che è, com’è noto, l’inconsapevole prototipo della serie). Questo quarto volume consta di 208 pagine più le copertine in un grande formato che consente di apprezzare in pieno la qualità dei disegni e contiene ben sette Mercoledì disegnati da cinque disegnatori diversi, con il compianto Giuseppe Dalla Santa a fare la parte del leone con tre episodi.

Gli episodi appartengono alla fase per così dire centrale della vita dei Mercoledì, quando la serie si era consolidata e mi appariva fondamentale l’esigenza, per preservarne la qualità e la vitalità, di trovare varianti stimolanti e ambientazioni sempre diverse.

Ai confini dell’irrealtà, disegnata dal magistrale Silvio Camboni, è il decimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel novembre del 1994 ed è stato pubblicato per la prima volta nel giugno 1996. È un chiaro omaggio sin dal titolo a una serie di telefilm, Ai confini della realtà, che mi aveva assolutamente colpito, quasi forgiato direi, quando l’avevo vista da piccolo, trasmessa dalla RAI in orari in cui non avrei avuto il permesso di guardare la TV. In qualche modo c’ero riuscito lo stesso, anche se solo per alcuni episodi: abbastanza, comunque, da lasciare un ricordo indelebile. Essendo un romanzo di Pippo, peraltro, la vicenda prende solo spunto da una situazione che sarebbe potuta appartenere all’immaginario spiazzante di quei telefilm per poi invece deragliare nell’assurdo pippesco. Una cosa da notare è come cercassi di lavorare, in questo e in altri episodi, anche sulla parte introduttiva, quella in cui Topolino deve affrontare l’incontro con il Pippo narratore, che è sempre stato un momento cruciale da non rendere, possibilmente, ripetitivo.

Il primo scienziato, disegnato dal bravo Giorgio Di Vita, è il quindicesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel gennaio del 1996 ed è stato pubblicato per la prima volta nel luglio del 1996. È un episodio che mi è sempre sembrato abbastanza simpatico perché affronta, alla maniera di Pippo, un argomento curioso e anche per certi versi cruciale: se è vero che alcune invenzioni fondamentali per l’umanità sono state create in un tempo immemorabile, chi può aver avuto quelle intuizioni geniali? Pippo dà una risposta precisa e si inventa una sorta di scienziato Alfa capace di inventare cose fondamentali come la ruota o il fuoco e spiega anche come mai non si è mai saputo niente di lui. E sempre per quell’esigenza di movimentare anche le parti non cruciali della storia, come il prologo e l’epilogo, c’è un’inconsueta apertura nel finale ad ampliare il parterre che ascolta le storie di Pippo.

Il giallo dei gaillisti, disegnato con l’abituale maestria e precisione da Giuseppe Dalla Santa, è il quattordicesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel gennaio del 1996 (una settimana prima del Primo scienziato) ed è stato pubblicato per la prima volta nell’agosto del 1996. Qui si ritorna almeno in parte alle atmosfere poliziesche che avevano caratterizzato Pippo e il giallo a premi e che sono particolarmente congeniali, a mio avviso, all’interazione comica tra Pippo e Topolino.

Attraverso lo specchio, che vede l’ottimo ritorno alla serie del suo disegnatore principale, Lino Gorlero, è l’undicesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel marzo del 1995 ed è stato pubblicato per la prima volta nell’ottobre del 1996. Lo specchio quale mezzo di passaggio tra dimensioni diverse è un elemento simbolico molto interessante e molto usato in vari ambiti. Normale quindi che avesse attirato la mia attenzione quale elemento molto adatto a un Mercoledì nel quale poter giocare ancora di più con i personaggi. La cosa divertente tra l’altro è che quando i Pippo e Topolino del racconto di Pippo incontrano i loro alter ego al di là dello specchio trovano in sostanza i veri personaggi come noi abitualmente li conosciamo. La vicenda mi pare simpatica e consente di ribaltare le personalità anche di diversi comprimari e antagonisti, tra cui in modo particolare Macchia Nera e Gambadilegno.

Motori rombanti, ancora con le ottime matite di Giuseppe Dalla Santa, è il sedicesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nell’aprile del 1996 ed è stato pubblicato nel gennaio del 1997. In questo caso, mi era sembrato interessante affrontare l’ambiente delle corse automobilistiche che fornisce uno sfondo perfetto per una vicenda bizzarra con il cambio in corsa tra i protagonisti del romanzo (ma Topolino se lo aspettava…). Alcune gag - come il cattivo che trama nell’ombra e ne subisce le conseguenze - fanno parte del continuo gioco con le convenzioni narrative.

Invasione dallo spazio, con la new entry nella serie della brava Lara Molinari, è il diciassettesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nell’aprile del 1996 ed è stato pubblicato per la prima volta nel febbraio del 1997. Anche qui ho cercato di movimentare il prologo per differenziarlo, per poi presentare una vicenda piuttosto sfrenata nella quale la predilezione di Pippo per la fantascienza più assurda e per gli alieni trova compimento in un tripudio di bizzarrie.

Il segreto dell’agente segreto, di nuovo disegnato da Giuseppe Dalla Santa, è il ventesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nell’aprile del 1997 ed è stato pubblicato per la prima volta nell’ottobre del 1997. Ho affrontato qui un genere, quello spionistico, che spesso contiene in se stesso elementi di auto parodia ed è quindi più difficile da parodiare. Ho cercato di farlo in modo simpatico, esagerando certe caratteristiche e dando a Topolino e Pippo lo spazio per un’interazione comica adeguata, ponendoli di fronte a un super cattivo dagli scopi paradossali.

Inutile dire che per me è stato un grande divertimento scrivere queste storie e devo dire che l’occasione della ripubblicazione organica me le ha fatte rileggere con piacere: alcune non me le ricordavo proprio e devo dire che tutto sommato reggono bene anche adesso. Ma io sono piuttosto di parte, devo ammetterlo.

domenica 3 febbraio 2019

I mercoledì di Pippo (again)


Nel periodo, non breve, in cui uscirono i vari episodi della serie I mercoledì di Pippo, ricevetti attestati di stima da parecchi colleghi e anche dalla maggior parte dei componenti la redazione di Topolino (ci fu infatti anche chi mi disse candidamente - e del tutto legittimamente - che non ne apprezzava lo spirito, ma che dato che al pubblico piacevano…). Anche qualche critico di fumetti mi disse che li apprezzava molto. Però, che io sappia, nessuno, in quel periodo, ne scrisse qualcosa. Dal punto di vista critico, ufficialmente, passarono del tutto inosservati. Molti anni sono passati da allora: considerate che l’ultima sceneggiatura per un Mercoledì di Pippo l’ho ultimata il 18 settembre 2002 (I mercoledì di Pippo: nelle segrete più segrete). Quindi, è più che normale pensare che l’oblio che già c’era prima, oggi sia ancora più consistente.

Ho notato invece che - forse anche per l’abortita ristampa organica della serie tentata recentemente - qualcuno ne ha parlato sul web e ha cercato di analizzare in modo compiuto anche i meccanismi che contraddistinguevano quella serie. Mi fa piacere perciò segnalare anche qui questo paio di articoli comparsi sul web.

Il primo è questo, comparso sul blog nonquelmarlowe: si sofferma in particolare su una delle storie dei Mercoledì (Il libro della ricchezza), svolgendo considerazioni interessanti. A questo proposito, posso precisare che non conosco il romanzo di Edgar Wallace citato. Invece, uno spunto mi venne in quell’occasione da un vecchio e strano film: poi, come capita spesso in questi casi, lo spunto diede origine a qualcosa di completamente diverso, tanto che non ne rimase nulla nella storia, se non nella mia mente, nel senso che ricordo i processi mentali che partendo da una cosa mi portarono a un’altra.

Il secondo, invece, è questo, comparso sul sito Ventenni Paperoni con il titolo Il meraviglioso nonsense meta-narrativo dei Mercoledì di Pippo. Scritto da Michela Nessi, è un’analisi articolata della serie e delle sue strutture narrative. Molto interessante, anche e soprattutto per me che ho scritto quelle storie.

Se vi interessano i Mercoledì di Pippo, troverete probabilmente interessanti anche questi articoli.

venerdì 12 gennaio 2018

I mercoledì di Pippo nella Legendary Collection

L’altro giorno è uscito, nell’ambito di una collana denominata Legendary Collection, il primo volume di una serie dedicata a I mercoledì di Pippo, una serie che ho creato molti anni fa e che è durata per diversi anni (ne ho parlato diverse volte in questo blog). Il totale dei Mercoledì è di 33 storie più il prototipo, Pippo e il giallo a premi: un Mercoledì (il 28° o 29° se consideriamo anche il prototipo) non è stato mai pubblicato (e forse mai disegnato, non so).

Il primo volume (130 pagine, € 4,50) comprende Pippo e il giallo a premi e i primi tre Mercoledì in ordine di pubblicazione, vale a dire Il segreto di Shazan, Il segreto dell’Universo e Il cavaliere infallibile, che in realtà, in ordine di scrittura, sarebbero - sempre tenendo fuori Pippo e il giallo a premi - il primo, il secondo e il quarto. Il terzo, infatti, La leggenda della grotta d’oro, è stato pubblicato dopo. Tutti gli episodi di questo numero (e anche La leggenda della grotta d’oro) sono stati disegnati da Lino Gorlero, che non è stato solo il primo e più assiduo disegnatore della serie, ne è stato anche l’imprescindibile promotore. Come ho detto più volte, infatti, senza Lino Gorlero - che se mai leggerà queste parole approfitto per salutare - i Mercoledì non sarebbero mai esistiti. Io avevo scritto Pippo e il giallo a premi e il caso aveva voluto che fosse stato affidato a lui. E lui, realizzandolo, lo aveva apprezzato al punto da telefonarmi (non ci eravamo mai sentiti prima) per dirmi che si sarebbe assolutamente dovuto continuare a fare gialli con quella struttura, come se fossero stati scritti da Pippo. Allora avevo pensato che in effetti la cosa si poteva fare, ma allargando il discorso a tutti i generi letterari possibili e immaginabili perché l’idea di base era davvero buona. Ma se Gorlero si fosse limitato a disegnare la storia e non mi avesse telefonato, io non avrei mai fatto i Mercoledì di Pippo.

Il volume è di grande formato e si presenta bene (la copertina è di Emmanuele Baccinelli con i colori di Ciro Cangialosi). Naturalmente mi fa piacere che i Mercoledì vengano raccolti in modo ordinato in una collana a sé stante. Per me sono stati una cosa particolare: inventarli è stato come scoprire una vena d’oro (dal punto di vista creativo, naturalmente), liberare la scrittura in un gioco scatenato, ma del tutto rigoroso. Ricordo che nel primo periodo Massimo Marconi mi diceva sempre che era inutile che ne scrivessi i soggetti, tanto valeva che passassi subito alla sceneggiatura, ma io invece i soggetti li facevo e dettagliatissimi perché proprio per storie del genere avvertivo l’esigenza di padroneggiare in modo totale la struttura per evitare di essere facilone e sbrigativo. Sapevo che dovevo cercare il più possibile di tenere alta la qualità perché altrimenti sarebbe stato facile scadere nella ripetitività e visto il favore con cui all’epoca erano accolti i Mercoledì da chi doveva decidere se prendere o no le storie la tentazione di essere sbrigativo avrebbe potuto esserci. Comunque, sapevo e so - anche se me lo devo dire da solo - che i Mercoledì, nel loro piccolo e nel loro contesto, sono stati rivoluzionari e sono contento d’essere riuscito a farli.

È stata una serie che è nata quasi per caso e non è stata assolutamente “spinta”: non ha mai avuto una copertina ed è stata pubblicata, all’inizio, in modo non sistematico (lo si può vedere anche dallo iato nella pubblicazione dei primi episodi). Però è piaciuta ai lettori e questo l’ha consolidata nel tempo. E questo è ciò che mi importa.

Proprio per la sua natura particolare e per la messe di aneddoti e di circostanze varie che avrebbero potuto essere raccontate (magari anche da me, lo avrei fatto volentieri), si sente forse la mancanza di un apparato critico di supporto. Non conosco la Legendary Collection come collana e quindi non so se sia normalmente dotata di redazionali o articoli, in questo caso però forse qualcosa poteva esserci.



Ma comunque ci sono i Mercoledì e questo è già più di qualcosa.


mercoledì 10 ottobre 2012

I mercoledì di Pippo

Segnalo, per pura vanità, questo interessante articolo - Gli pseudobiblia di Pippo - a firma Lucius Etruscus, che ha avuto la bontà di parlare, su thrillermagazine.it, dei Mercoledì di Pippo, la serie che, ere fa, ho creato: della serie e della sua genesi - grazie a Lino Gorlero - ho già scritto qualcosa in questa sede (per esempio qui e qui). L'articolo di Lucius Etruscus, invece, lo potete trovare qui.

martedì 8 marzo 2011

I mercoledì di Pippo


Ne avevo parlato tempo fa qui in occasione della pubblicazione di qualche episodio su Disney Big, ne torno a parlare a maggior ragione adesso dato che è uscito un volumetto della serie Disney Time (il n. 56 di marzo) che è interamente composto da episodi della serie I mercoledì di Pippo, che ho creato e sceneggiato, dall'inizio alla fine.

Gli episodi sono questi:
Il giallo dei giallisti (disegni di Giuseppe Dalla Santa): 15° mercoledì in ordine di scrittura; Ai confini dell'irrealtà (disegni di Silvio Camboni): 12° mercoledì in ordine di scrittura; Attraverso lo specchio (disegni di Lino Gorlero): 13° mercoledì in ordine di scrittura; Cuori flambé (disegni di Alessandro Gottardo, con una simpatica caricatura a un certo punto): 20° mercoledì in ordine di scrittura; Il segreto di Shazan (disegni di Lino Gorlero): 2° mercoledì in ordine di scrittura e mio preferito per molti motivi; Il primo scienziato (disegni di Giorgio Di Vita): 17° mercoledì in ordine di scrittura; Nell'orecchio del ciclone (disegni di Roberto Vian): 28° mercoledì in ordine di scrittura; Nel mondo delle fiabe (disegni di Lino Gorlero): 31° mercoledì in ordine di scrittura.

Per qualche motivo il volumetto si intitola
Pippoparodie: in effetti, comunque, in un certo senso di parodie si tratta e probabilmente intitolarlo con il nome della serie sarebbe stato troppo banale.

Anyway, chi apprezza la serie - per dirne uno a caso, io (che in effetti il volumetto l'ho comperato) - potrà trovare interessante questo
Pippoparodie, che contiene anche storie non ristampate da moltissimi anni: per esempio, Il segreto di Shazan che, se non sbaglio (ma potrei sbagliarmi, non prendetemi troppo alla lettera), non era mai stato ristampato ed era uscito in prima battuta addirittura nel 1993.