Grida dalla palude è il nuovo horror dell’infaticabile Lorenzo Lepori, un piccolo film indipendente ambientato in prevalenza in suggestivi esterni naturali, che forniscono una cornice efficace a una vicenda adeguatamente truce.
Angela (Simona Vannelli) è disperata dopo la morte come conseguenza di un incidente del marito e del figlioletto. La donna si è convinta che il vero responsabile della sua perdita sia il medico ospedaliero Max (Lorenzo Lepori), apprezzato professionista. Indagando su di lui, Angela scopre che dietro l’apparenza di uomo di famiglia integerrimo, con moglie e due figlioletti, c’è qualcosa di terribile. Con due colleghi -Alan (Antonio Tentori) e Ivan (Pio Bisanti) - Max, infatti, si dedica al brutale omicidio di donne inermi utilizzate come selvaggina in particolari battute di caccia realizzate per appagare istinti perversi e sadici. Angela capisce che per risolvere la situazione non c’è che da rivolgersi al soprannaturale.
Il film riprende il famoso spunto originato dal racconto La partita più pericolosa di Richard Connell, uno dei racconti più usati e influenti della storia del cinema, con in evidenza i cacciatori di carne umana, ma lo usa proprio solo come spunto, inserendolo nel più classico schema del revenge movie (e anche rape & revenge, se vogliamo) per confluire poi con un’ulteriore svolta nel filone stregonesco-demoniaco in un ibrido tutto sommato simpatico e ricco della tipica spavalderia energetica di Lorenzo Lepori. La regia è vivace, le inquadrature dinamiche e il montaggio serrato e creativo: Lepori affronta di petto e senza remore tematiche un po’ diverse dal solito, ma, a dare flesh and blood alla vicenda, resta lo spiritaccio estremo dei fumetti horror erotici dei bei tempi che, rivisitato e rimodernato, resta la stella polare del cinema leporiano.
Qualche lentezza nella fase preparatoria del rituale abbassa un po’ il ritmo complessivo, che nell’insieme si mantiene comunque spedito grazie anche alla durata saggiamente contenuta del film. Le musiche in prevalenza elettroniche conferiscono un’aria un po’ vintage e si accompagnano bene alle immagini per creare la giusta atmosfera. Mancano grosse sorprese e lo svolgimento è abbastanza lineare e prevdibile, ma l’intrattenimento non manca e il tripudio gore del finale è ben condotto, con effetti speciali di buona efficacia,
Simona Vannelli offre un’interpretazione intensa e spiritata nella parte della protagonista di un film in cui si stenta a trovare un personaggio “normale”: i protagonisti sono di notevole ferocia e cattiveria e Angela è anche lei oltre ogni sanità mentale, tormentata com’è dalla perdita che ha subito e dall’odio che la rode. In questo modo, il film dipinge un mondo cupo e con poca speranza dove il tentativo della protagonista di trovare giustizia per vie legali viene inesorabilmente frustrato (assistiamo a un esemplare colloquio telefonico tra lei e il suo avvocato) e l’unico modo di ottenere non giustizia, ma vendetta è affidarsi alle forze dell’occulto con tutto ciò che ne consegue (il sorriso finale di Angela, benché enigmatico, è significativo). Lorenzo Lepori si ritaglia un altro di quei ruoli da personaggio abietto che sono nelle sue corde, ben coadiuvato dal bravo Pio Bisanti e dallo sceneggiatore Antonio Tentori (coautore anche della sceneggiatura di questo film insieme a Lepori) che sostiene con efficacia un ruolo più esteso dei camei che gli abbiamo visto fare in altri film. Da sottolineare anche il fondamentale coinvolgimento, quale direttore della fotografia (e non solo, oltre ad altri ruoli è anche coproduttore con la sua Empire Video), di Alex Visani, altra figura importante del panorama horror italiano.
In sostanza, un altro valido e divertente capitolo dell’avventura horror rappresentata dalla carriera di Lorenzo Lepori che porta avanti con tenacia lo spirito di un horror basilare e semplice, ma pieno di vigore e improntato al classico binomio sesso e violenza tipico del cinema di genere di qualche decennio fa. Il dvd (targato Digitmovies) contiene alcuni extra interessanti, tra cui un’appassionata disamina da parte di Lepori della mitica (e famigerata) serie Lucio Fulci presenta.
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