È da poco in edicola il quinto volume dedicato ai Mercoledì di Pippo, la serie che ho creato (su stimolo di Lino Gorlero, come ho sempre detto) molti anni fa e che ho scritto per poco più di dieci anni (dal 1991 al 2002, se partiamo da Pippo e il giallo a premi, il prototipo fuoriserie). Questo quinto volume è composto da 224 pagine (Legendary Collection Extra, € 8,90) più le copertine nel consueto grande formato che consente di apprezzare meglio la qualità dei disegni. Ci sono sette Mercoledì disegnati da sei disegnatori diversi, in sostanza ciascuno con un episodio, a parte Alessandro Perina che ne disegna due.
Gli episodi appartengono ancora alla fase di piena esuberanza della serie, che avrebbe preceduto quella conclusiva della vita dei Mercoledì. Mi era evidente il fatto che per mantenere vitalità era necessario variare molto e cercare talvolta delle chiavi di lettura un po’ diverse: la cosa emerge soprattutto in un paio delle storie qui contenute: Cuori flambé e Topolino alla riscossa.
Avvocati alla sbarra, disegnata ottimamente dal bravissimo Silvio Camboni (non nuovo ai Mercoledì, come abbiamo visto nel n. 4), è il diciannovesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel dicembre del 1996 ed è stato pubblicato per la prima volta nel dicembre 1997. Dopo averne letto il soggetto, l’allora responsabile delle sceneggiature di Topolino (che era un estimatore dei Mercoledì) mi disse che gli sembrava che sarebbe potuto diventare il miglior episodio della serie. Non so se lo è diventato, ma è di certo uno degli episodi che preferisco. Mi ha fatto piacere occuparmi di una storia di ambientazione legale e l’ambientazione mi ha fornito molti spunti che ho trovato divertenti. I miei studi giuridici non mi sono serviti molto nella fattispecie, ma mi hanno aiutato nell’uso di certe terminologie. Mi è stato più utile aver visto da ragazzino i telefilm di Perry Mason e aver letto, sempre da ragazzino, molti dei gialli scritti da Erle Stanley Gardner, il creatore di quel personaggio. Ma in generale i cosiddetti legal thriller fanno parte dell’immaginario di ciascuno di noi, un immaginario popolato da frasi tipo “Vostro onore, mi oppongo” (che difatti è oggetto di una gag nella storia), da avvocati astuti e da procuratori distrettuali destinati alla perenne sconfitta.
Cuori flambé, disegnato con grande espressività e applicazione da Alessandro Gottardo, è il diciassettesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel maggio del 1996 ed è stato pubblicato per la prima volta nel marzo del 1998. È un episodio particolare in cui, come accennavo prima, ho provato una piccola modifica strutturale, tanto per muovere un po’ le acque. Infatti, in questa storia, Pippo racconta il suo romanzo non a Topolino, ma a Minni, la cui reazione è ben diversa. Questo mi ha consentito di giocare un po’ con le caratteristiche dei personaggi e mi ha permesso anche di trovare motivi e soluzioni un po’ diverse dal solito, inserendo anche personaggi poco presenti nei Mercoledì, come Orazio e Clarabella. Il risultato mi è sembrato all’epoca apprezzabile e anche adesso, rileggendo la storia, mi sembra un’interessante variazione sul tema. O almeno interessante per me. Mi ha sempre divertito anche il fatto che Alessandro, che è un ottimo caricaturista, abbia trovato anche il modo di inserire me nella storia, come personaggio secondario in una vignetta.
La minaccia del brontolosauro, disegnato con abilità da Andrea Ferraris, è il ventunesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel settembre del 1997 ed è stato pubblicato per la prima volta nell’aprile del 1998. È un episodio particolarmente spensierato che si occupa dei dinosauri che quand’ero piccolo erano la mia passione, come penso lo siano di quasi tutti i bambini. Quello del brontosauro, tra i nomi di dinosauri, mi è sempre piaciuto in modo particolare e devo ammettere che ho provato un po’ di disappunto quando ho saputo che era stato ufficialmente dismesso.
La cappa e la spada è il ventesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel luglio del 1997 ed è stato pubblicato per la prima volta nel giugno del 1996. Ai disegni il bravissimo Alessandro Perina. Alla ricerca di generi sempre diversi da trattare, era inevitabile che arrivassi, prima o poi, anche al genere cappa e spada. Quand’ero piccolo andavo al cinema ogni settimana nel medesimo cinema qualunque cosa ci fosse e mi ricordo che l’unico genere di film che speravo non ci fosse mai era proprio quello, anche nella sua variante con i pirati. Poi li vedevo lo stesso e magari mi piacevano comunque, ma speravo non ci fossero. Come materia per un Mercoledì, invece, era un genere perfetto. Mi è piaciuto molto utilizzare Pippo nella sua modalità di saggio squinternato che, come maestro zen, addestra Topolino sulla strada della vittoria. E anche Gambadilegno trova un’adeguata collocazione come il villain della storia.
Topolino alla riscossa, che vede il ritorno del disegnatore principe della serie, vale a dire Lino Gorlero, è il ventiduesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel febbraio del 1998 ed è stato pubblicato nel settembre del 1998. Questo è un episodio a cui sono particolarmente affezionato. Per diverso tempo avevo pensato di realizzarlo, ma non riuscivo a trovare la chiave giusta. Quando ci sono riuscito, la storia è venuta un po’ da sé e ha concretizzato quell’inversione di ruoli che cercavo. In questo caso, infatti, sfidato da Pippo, è Topolino che racconta la storia che ha inventato ed è Pippo che obietta continuamente, a modo suo. La storia che racconta Topolino è quella che potrebbe essere una sua tipica avventura di indagine poliziesca, con Gambadilegno nel ruolo di red herring. Trovavo divertente esporre questo tipo di storia e la logica di Topolino alla prova delle spavalde obiezioni di Pippo. Resta quindi uno degli episodi più significativi, per me, grazie anche agli ottimi ed espressivi disegni di Gorlero.
Come nasce uno stellone è il ventiquattresimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nell’agosto del 1998 ed è stato pubblicato per la prima volta nel maggio del 1999. I disegni, superlativi, sono dell’inconfondibile Fabio Celoni, che ha saputo valorizzare molto la storia. L’ambientazione cinematografica della vicenda mi era molto congeniale e mi sono parecchio diverto a scrivere la storia che omaggia apertamente una famosa avventura di Floyd Gottfredson. Gli omaggi cinematografici sono diversi, non ultimo quello al famoso ed esilarante Hollywood Party con Peter Sellers.
Ex Files, di nuovo disegnato dall’ottimo Alessandro Perina, è il ventiseiesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel novembre del 1998 ed è stato pubblicato per la prima volta nel luglio del 1999. È uno degli episodi che più mi sono divertito a scrivere perché mi ha permesso di variare molto all’interno della storia grazie alla sua struttura episodica che richiamava i classici omnibus della Amicus e faceva solo sommariamente riferimento alla famosa serie televisiva citata nel titolo (serie televisiva che, in effetti, non guardavo). La parodia del genere horror, anche nella sua variante fantahorror, mi è particolarmente congeniale o almeno mi diverto molto a farla. In questo caso sono stato anche molto aiutato dai disegni, espressivi e atmosferici. Significativo anche l’utilizzo di Clarabella, a mio avviso.
Va da sé che questa ripubblicazione organica della serie mi “costringe” a rileggere tutti i vari episodi e lo sto facendo con un piacere inferiore solo a quello che ho provato scrivendo queste storie. E devo dire anche che mi piacciono molto le copertine di questa serie, opera di Emmanuele Baccinelli.
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