giovedì 4 novembre 2021

I mercoledì di Pippo 6


È arrivato in edicola anche il sesto e conclusivo volume dedicato ai Mercoledì di Pippo, la serie che ho creato molti anni fa e che ho scritto per più di dieci anni. Questo sesto volume è composto da 214 pagine più le copertine, come sempre nel grande formato caratteristico della collana. Ci sono sette Mercoledì disegnati da cinque disegnatori diversi: Roberto Vian e Lino Gorlero (colui che mi spinse a creare i Mercoledì) ne hanno infatti due a testa.

Sono gli ultimi Mercoledì che ho scritto. La formula quindi era ben collaudata, ma, a mio parere, non consunta e ben si presterebbe anche a essere riutilizzata (ma io, va da sé, sono un po’ di parte, consideratemi il primo fan dei Mercoledì).

Asteroidi contro la Terra, disegnato alla grande da un maestro assoluto come Massimo De Vita, è il trentesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel maggio del 1999 ed è stato pubblicato per la prima volta nel marzo 2000 (Topolino 2312). È uno degli episodi che mi piace di più, per la sua vivacità che, credo, riflette abbastanza la personalità creativa di Pippo e la sua passione per gli alieni e la fantascienza più bislacca.

Il vichingo che scoprì l’America, disegnato molto bene da Lorenzo Pastrovicchio, è il terzultimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel dicembre del 1999 ed è stato pubblicato per la prima volta nel novembre 2000 (Topolino 2347). In questo caso l’ambientazione è un po’ diversa dal solito - simile a quella che utilizzerò di lì a poco per la serie di Topan il barbaro - e il tentativo è stato quello di affrontare la Storia con la maiuscola in versione pippesca, con tutto quello che ne può conseguire.

Nell’orecchio del ciclone, disegnato da un ottimo artista come Roberto Vian, è il ventiseiesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel novembre del 1998 ed è stato pubblicato per la prima volta nel giugno del 2001 (Topolino 2377). È un episodio che testimonia la mia passione per i film catastrofici, che si evidenzierà in modo ancora maggiore nell’episodio Ali in fiamme, contenuto anch’esso in questo volume.

Nel mondo delle fiabe è il ventinovesimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel febbraio del 1999 ed è stato pubblicato per la prima volta nel gennaio del 2002 (Topolino 2409). Ai disegni torna Lino Gorlero, il primo disegnatore della serie, che ha sempre saputo gestire graficamente in modo impeccabile e con grande espressività le storie che gli sono state affidate. È uno degli episodi più strampalati della serie, bisogna ammetterlo. L’ambientazione fiabesca si prestava bene a un moltiplicarsi di cose bizzarre e ne ho approfittato cercando di trovare qualcosa di diverso.

Il conte dei sospiri è il penultimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto nel novembre del 2001 ed è stato pubblicato nel settembre del 2002 (Topolino 2443). Ai disegni torna l’ottimo Roberto Vian. L’ambientazione rétro e il gusto melodrammatico e da feuilleton della vicenda dovrebbero darle un tono particolare e originale all’interno della serie. Forse è un episodio troppo segnato dai giochi di parole, ma contiene una delle battute che più mi piacciono (quella della seconda vignetta di pag. 152, se vi interessa saperlo).

Nelle segrete più segrete è l’ultimo Mercoledì in ordine di scrittura: l’ho scritto infatti nel settembre del 2002 ed è stato pubblicato per la prima volta nel luglio del 2003. Gli ottimi disegni sono di Marco Mazzarello. In questo caso, la parodia è quella del classico genere carcerario. Nel ricordo, mi pareva un episodio meno riuscito, ma rileggendolo per l’occasione devo dire che invece mi è sembrato migliore di come me lo ricordavo. Che sia diventato nostalgico?

Ali in fiamme, di nuovo disegnato dal bravissimo Lino Golero, è il ventiquattresimo Mercoledì in ordine di scrittura (sempre senza tenere conto nella numerazione del prototipo Pippo e il giallo a premi): l’ho scritto nel maggio del 1998, ma è stato pubblicato per la prima volta nel luglio del 2006 (Topolino 2641), parecchio tempo dopo. Ciò lo ha fatto considerare l’ultimo Mercoledì, ma, invece, dopo questo episodio ne ho scritti altri nove. È l’episodio in cui più si realizza la parodia del cinema catastrofico, in particolare di quel sottofilone che riguarda i viaggi in aereo. Ed è anche uno degli episodi che preferisco per la varietà delle trovate e il ritmo narrativo.

Con questo volume si chiude la ripubblicazione organica di tutti i Mercoledì sin qui realizzati. È bello averli tutti insieme, non c’è che dire: messi in fila questi volumi fanno la loro figura.

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