martedì 24 maggio 2011

Bob Dylan 70


Il vecchio Bob ne fa 70 e oltre agli auguri non c’è molto altro da dire: la sua attività procede imperterrita e spero - non solo per lui, ma anche per me - che vada avanti ancora parecchio. C’è chi dice che i suoi concerti non sono più quelli di una volta. Può essere, tutto cambia e Dylan è cambiato più di tutti, molte volte. Però è ancora in grado di essere rilevante. Basta ascoltare la Forever Young del concerto di Pechino per rendersene conto. Forse le perle si sono fatte più rare con l’andar del tempo, ma non per questo la loro ricerca si è fatta vana.

Nell’ultimo paragrafo dell’insolita spiegazione comparsa sul suo sito e riguardante la polemica sulla tourné cinese - a proposito della quale, si è limitato a dire quanto il buon senso già faceva intuire e quanto chi scrive articoli sui giornali avrebbe già comunque dovuto appurare prima di scrivere sciocchezze (“Check the sources!” come consigliò Dylan stesso a John Bauldie molti anni fa) - Dylan ha trattato, forse con sarcasmo e ironia (come ritiene più di qualcuno) o forse no, il tema del profluvio di libri su di lui che certamente si sarebbe abbattuto sulle librerie in occasione del suo settantesimo. Io la mia parte l’ho già fatta in epoca non sospetta (Il cinema di Bob Dylan), magari mi prenoto per l’ottantesimo, però vedendo la quantità di libri sostanzialmente irrilevanti e facili da scrivere, senza troppo impegno direi, di cui è stata annunciata l’uscita mi sembra di potermi iscrivere tra chi ritiene d’aver colto qualche barlume di sarcasmo nelle parole di Bob. Ciò non toglie che l’occasione del 70° sia stata anche buona per far uscire libri invece di ottima qualità e valore. Per cui, chi è interessato faccia con oculatezza le proprie scelte - ovviamente mi riferisco alle uscite di carattere globale, senza problemi di lingua o di territorio - e gli altri si ascoltino le canzoni e leggano Chronicles vol. 1, oppure non facciano nemmeno quello, se di Bob Dylan non gli interessa alcunché.

Comunque, se volete, date un’occhiata alla striscia dei Peanuts che si trova qui, sul sito di Expecting Rain - il maggior sito dylaniano nel mondo, direi, a parte quello ufficiale - alla data del 21 maggio 2011. Contestualizzata, è davvero significativa.

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