giovedì 22 aprile 2010

Lassie e Bob Dylan


Le canzoni del repertorio di Bob Dylan sono state usate nelle colonne sonore dei film più disparati. A questo fatto ho dedicato un capitolo del mio libro Il cinema di Bob Dylan, evidenziando i vari aspetti dell’approccio con le canzoni di Dylan da parte delle produzioni cinematografiche. Tra questi aspetti, il più diretto è quello che considera le canzoni di Dylan al pari delle altre, come semplici canzoni adatte a commentare una determinata sequenza, contrapposto in particolare a quello che invece le usa anche e soprattutto per il loro valore evocativo di un’epoca e dei suoi ideali.

Molti esempi sono citati nel libro. Un altro, curioso, lo aggiungo qui.

Qualche giorno fa stavo guardando per motivi parentali Lassie, una delle tante rielaborazioni delle avventure del famoso collie, creato nel 1938 sulla pagina scritta e lanciato al cinema nel 1943 con Torna a casa Lassie interpretato da Elizabeth Taylor e Roddy MacDowall. Questa versione, diretta nel 1994 da Daniel Petrie, è interessante perché autoreferenziale e quasi mitologica: Lassie guarda le avventure di Lassie alla Tv e va laddove c’è una famiglia da adottare e aiutare, un po’ come Maciste nei film mitologici degli anni ‘60, anche lui sempre diretto dove il suo aiuto serviva, fosse anche un tempo del tutto incongruo (come in Maciste all’inferno, Zorro contro Maciste e altri ancora). Tra gli interpreti, oltre a Frederic Forrest (mitico Hammett per Wim Wenders nello sfortunato film omonimo), c’è Helen Slater, già famosa Supergirl nel floppone altrettanto omonimo.

A un certo punto, a sorpresa, in un momento molto allegro e uplifting si sente Forever Young. A questa canzone di Bob Dylan ho già dedicato un post qualche tempo fa sottolineandone le caratteristiche e la sua dipendenza dall’interpretazione. La cosa curiosa è che in Lassie viene usata l’”altra” versione presente nell’album Planet Waves, quella “veloce” che trasforma la canzone in un inno all’ottimismo. Proprio a questo scopo viene utilizzata nel film, con acutezza, dimostrandosi una scelta azzeccata e vincente per caratterizzare la positività della situazione in un tripudio di sano buonumore. Una scelta inusuale - soprattutto in un film di Lassie - ma giusta, che dimostra attenzione e spirito controcorrente.

Per tutti i cinefili cinofili dylaniani (se ce ne sono).

Incidentalmente, a Lassie sono in qualche modo legato perché negli anni ‘90 ho scritto quasi tutte le storie che la vedevano protagonista di una nuova serie di fumetti pubblicata ne Il Giornalino.

Qui sopra, il cast del film.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...Interessante per mia figlia piccola, che non ha mai visto Lassie (io ero un patito). Non riesco però a identificare di quale film si tratta di Daniel Petrie
grazie, un cordiale saluto
Francesco
immram62@yahoo.it

Rudy Salvagnini ha detto...

Il film si intitola proprio "Lassie". Oltre agli interpreti citati nel post c'è anche Richard Farnsworth (protagonista di "Una storia vera" di David Lynch). Quando l'ho visto, lo trasmetteva Rete4 per cui è possibile che venga ritrasmesso prima o poi. Il link alla scheda su Imdb è questo: http://www.imdb.com/title/tt0110305/
Cordiali saluti.
Rudy