sabato 10 aprile 2010

B Movie Posters






Mi hanno sempre affascinato i manifesti cinematografici, in particolare quelli di una volta, quando era il disegno a farla da padrone. Oggi, i manifesti sono quasi esclusivamente fotografici e hanno perso l’impatto favolistico per guadagnarne in efficienza pubblicitaria, almeno così si dice. Inutile dire che i manifesti che mi piacciono in particolar modo sono quelli, bizzarri e rutilanti, dei film di genere, capaci di creare aspettative che quasi sempre non trovavano riscontro nei film cui si riferivano.

Nel corso degli anni sono state molte le pubblicazioni che hanno raccolto parte di questo tesoro altrimenti effimero. I volumi dedicati ai poster cinematografici sono tra quelli più piacevoli da sfogliare, passando attraverso mondi fantastici, orripilanti e/o titillanti. Segnalo quindi una raccolta che ho visto da poco - ma magari non è recentissima - e che è edita dal Museum of Modern Art di New York, più familiarmente MoMa. Si tratta di un cofanetto che racchiude cinquanta cartoline ciascuna delle quali riproduce un poster. Il titolo è
B Movie Posters e quindi è a quel variegato genere di film che i poster appartengono. Confezione e riproduzioni sono perfette, sullo standard che ci si può aspettare da un istituto così prestigioso.

L’enfasi è sugli horror e sui film di fantascienza, ma sono ben rappresentati anche i juvenile delinquents e i film sulle bad girls, con Gloria Castillo in evidenza. La scelta va dal banale (nel senso di film, e poster, conosciutissimi) all’oscuro. A titolo esemplificativo ne riproduco quattro, relativi a film di vario interesse.
Mothra (1961) di Ishiro Honda appartiene al ciclo dei mostri giapponesi e ne è uno degli esempi più strani, con la farfalla gigante del titolo a rappresentare un’incongrua minaccia e soprattutto con le sue stranissime e adoranti ninfe (o quello che sono). Teenage Caveman (1958) è un curiosissimo fantapreistorico con colpo di scena diretto niente meno che da Roger Corman e interpretato da Robert Vaughn. Recentemente è stato oggetto di uno strano remake a opera di Larry Clark (più noto come regista di film su adolescenti per così dire problematici) intitolato didascalicamente - e con traduzione letterale - qui da noi Adolescente delle caverne (2002). Teenage Zombies (1959) è una bizzarria no-budget firmata dall’ineffabile Jerry Warren: a vedere la frase di lancio promette molto, ma purtroppo mantiene poco. I Married a Monster from Outer Space (1958) - qui da noi intitolato Ho sposato un mostro venuto dallo spazio, ovvero l’esclamazione che dev’essere venuta in mente a molte mogli alla prima visione del marito mentre assiste a una partita di calcio in tv - è invece un fantahorror coi fiocchi, ottimamente diretto da Gene Fowler jr.

Oltre a questi ce ne sono altri 46 e ognuno vale la pena, compreso quello, famosissimo, riprodotto sulla copertina e anch’esso relativo a un film diventato un vero cult.

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