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Resurrection Corporation è un interessante film horror d’animazione, forse il primo lungometraggio d’animazione italiano appartenente a questo genere (almeno, non me ne vengono in mente altri). La regia è di Alberto Genovese (già autore di un altro curioso film d’animazione, Dolcezza Extrema), mentre la sceneggiatura è di Mattia De Pascali, apprezzato regista di McBetter e di Il tuo sepolcro… la nostra alcova.
Il dottor Caligari, impresario di pompe funebri con la passione per la scienza, si impadronisce di cadaveri dal cimitero con l’intenzione di riportarli in vita. I fallimenti però si susseguono e Caligari si deprime, invano rincuorato dalla sua fedele assistente Bruta che lui stesso, in qualche modo, ha creato. Ciò che accora ancor più Caligari è vedere il successo del dottor Potrientov che, a capo della Resurrection Corporation, promette di resuscitare i morti e sembra riuscirci. Potrientov rivela pubblicamente di seguire gli insegnamenti del mitico dottor Victor Lazenby così Caligari, che ammira molto Lazenby, decide di recarsi all’isolato castello di questi assieme a Bruta per scoprire la verità. Scopre soprattutto che Lazenby è un tipo egocentrico e laido. Bruta ritiene che millanti conoscenze che non possiede, ma in realtà Lazenby più di qualche potere ce l’ha e la situazione precipita.
I richiami grafici al cinema espressionista sono bizzarri ed esteticamente vincenti nel creare un’atmosfera cupa e opprimente al cui interno la vicenda si ambienta in modo perfetto, grazie anche all'azzeccata scelta di utilizzare il bianco e nero. L’animazione è minimale, ma non sgradevole anche per l’efficacia espressiva dei disegni. La storia è vivace, piena di spunti e di suggestioni, immersa in un humus narrativo dove il grottesco ben si sposa con l’horror tradizionale, con divertite concessioni allo splatter e a un erotismo malato ricco di ironia. I personagi sono tratteggiati con gusto e risulta particolarmente riuscita la descrizione del complicato rapporto tra Caligari e Bruta. I colpi di scena e i rivolgimenti sono sufficienti a tenere sempre desta l’attenzione dello spettatore e nell’insieme, pur con qualche difetto e qualche momento un po’ spettacolarmente sbrigativo nella convulsa lotta finale, l’esperimento può dirsi riuscito.
Il film è disponibile su Amazon Prime Video.
Come sempre, approfitto di questo blog per fare gli auguri a Bob Dylan, che quest’anno, come da titolo di questo post, ne fa 81. L’anno appena trascorso ha segnato un altro periodo contrassegnato da cose importanti e interessanti. Non ci sono stati dischi di materiale nuovo, ma c’è stato un altro volume della Bootleg Series dedicato a tutto quanto è Infidels, con parecchie canzoni mai sentite o sentite in versioni molto diverse. Inoltre, c’è stata quella meraviglia di Shadow Kingdom, di cui ho già parlato qui. Spero sempre che ne esca un cd o un blu ray/dvd o, perché no, magari entrambi perché è un peccato che quella brillante rivisitazione del suo repertorio resti confinata ai video che più o meno di straforo si vedono su YouTube. Inoltre, Bob Dylan ha ricominciato a fare concerti: al momento è ancora impegnato in Nord America, ma la speranza che arrivi dalle nostre parti c’è sempre. È stato anche annunciato un suo nuovo libro per novembre e sin dal titolo, The Philosophy of Modern Song, le aspettative sono alte. Insomma, un altro anno di piena attività e di cose belle e significative. Tanti auguri, Bob!
L'angelo dei muri, il nuovo film di Lorenzo Bianchini, è in uscita al cinema. Chi vuole può leggere l'approfondimento sul film che ho scritto per MYmovies: basta cliccare qui ed essere conseguentemente trasportati su quel sito. Interprete principale è un grande Pierre Richard. Consiglio senz'altro di vedere il film, opera di un autore da seguire con attenzione.
Nel
numero 3469 di Topolino, in edicola da domani, c'è una mia nuova
storiella che si intitola Pippo e la gara di barzellette: a volte mi
diverto a mettere titoli fuorvianti, ma stavolta non c'è trucco e non
c'è inganno, c'è effettivamente Pippo e c'è una gara di barzellette con
incorporato il dramma di chi comincia a raccontare una barzelletta e
poi si dimentica come dovrebbe andare a finire. Ai disegni la bravissima Giulia Lomurno, che ha fatto un ottimo lavoro dando grande espressività ai personaggi.
Si tratta di una storia breve (12 pagine), ma spero che possa essere un divertente interludio in mezzo alle storie più lunghe e importanti che compongono Topolino.
Oggi esce The Bunker Game, un nuovo horror che rappresenta l'esordio nel lungometraggio a soggetto per Roberto Zazzara. Chi è interessato, può leggere qui, sul sito di MYmovies, la recensione che ho appena scritto.