giovedì 6 settembre 2012

George A. Romero su Segnocinema 177

Nel numero 177 (settembre-ottobre 2012) di Segnocinema attualmente in distribuzione nelle librerie c'è il mio consueto articolone annuale che, com'è avvenuto l'anno scorso con Terence Fisher, si occupa dei film cosiddetti "minori" di uno dei miei registi preferiti, in questo caso George A. Romero.

Più che di film minori, in effetti, meglio è definirli semplicemente "altri", cioè diversi da quelli che costituiscono il canone romeriano più comunemente celebrato e criticamente studiato, vale a dire i film con i nostri cari morti viventi.

Diversamente da Fisher, alcuni dei film che ho preso in esame hanno una loro notorietà e sono circolati con buona distribuzione (Creepshow, per esempio, ma anche Monkey Shines e altri ancora), ma comunque hanno incontrato un destino commerciale generalmente avverso e non sono stati sufficientemente compresi.

Altri, comunque, sono rimasti delle vere e proprie oscurità. Mi riferisco in particolare a There's Always Vanilla di cui, forse per primo, ho trattato diffusamente nel mio ormai stagionato articolo romeriano su Amarcord n. 17-18 (novembre 1999), quando ancora qui in Italia lo si dava generalmente come un film "perduto". E ancora, in ogni caso, attende una distribuzione italiano, almeno in dvd. Oppure Knightriders, film di assoluto interesse e di assoluta importanza per chiunque voglia comprendere la poetica di Romero.

Di tutto questo - e di altro ancora - scrivo nell'articolo in questione, che mi ha permesso di occuparmi di nuovo del buon vecchio George, in attesa, magari chissà, di dedicargli un bel librone e nella speranza che il mio articolo possa essere di spunto per qualcuno per andare a vedersi i film, scoprendo, se già non la conosce, l'altra faccia di questo poliedrico regista curiosamente conosciuto soprattutto per una sola parte della sua opera.

Oltre al mio articolo - che per sua stessa natura è imperdibile - in questo numero di Segnocinema c'è il consueto e ancor più imperdibile speciale con tutti i film dell'anno catalogati e recensiti (ho già detto che è da non perdere? Be', come dicono gli americani... don't dare to miss it! Non osate perderlo!).

1 commento:

Samuele ha detto...

Numero imperdibile di un'ottima rivista, anche se ammetto di comprare solo il numero di settembre per lo più per motivi miei di budget. Ma faccio fatica anche a trovarlo nelle Feltrinelli. L'anno prossimo vogliamo l'articolo sul Craven non di Nightmare, mi raccomando!