giovedì 27 settembre 2012

I maggiori incassi horror della stagione cinematografica 2011/2012

Come due anni fa e l’anno scorso, ecco la classifica degli incassi cinematografici dei film horror che sono comparsi nella Top 100 che potete trovare nella sua interezza qui, nel sito di MyMovies. La posizione tra parentesi è appunto quella che i singoli film occupano nella classifica generale, mentre quella non tra parentesi - come i più intuitivi possono immaginare anche senza che lo dica - è la posizione nella classifica che riguarda solo gli horror. La classifica riguarda la stagione cinematografica appena finita, iniziata nell’agosto 2011 e terminata nel luglio 2012:

1 (6)      The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1    15.706.206
2 (24)    Dark Shadows                                                      6.714.212
3 (76)    Underworld - Il risveglio 3D                                2.133.495
4 (77)    Insidious                                                               2.097.613
5 (81)    L’altra faccia del diavolo                                      2.057.225
6 (87)    Final Destination 5                                               1.847.524
7 (92)    La leggenda del cacciatore di vampiri                 1.650.170

In una progressiva rarefazione dei titoli horror, questa volta ne compaiono solo sette nei primi cento incassi, una percentuale al minimo sindacale e anche la composizione non è di quelle che fa ben sperare per la salute del genere. Il primo posto va all’ennesimo episodio di una saga di successo che ha l’horror solo come componente, ma che vede come elemento attrattivo il sentimentalismo, il romance, come dicono gli americani. Che piaccia o no, è questo che passa il convento e attira molti. Dark Shadows è l’ennesima rielaborazione burtoniana di qualcosa di preesistente, in questo caso una soap opera horror vampiresca (ma c’era anche un licantropo, dei fantasmi e così via) che ebbe un buon successo negli anni Sessanta e lanciò (non saprei dire dove, però) soprattutto il bravo Jonathan Frid (recentemente scomparso) nella parte del vampiro Barnabas Collins. Dalla soap opera vennero tratti anche due film: il primo, La casa dei vampiri, vedeva Frid/Barnabas in grande spolvero come protagonista assoluto (e aveva anche una trama interessante e innovativa per l’epoca), mentre il secondo, La casa delle ombre maledette, era assolutamente Barnabas-free e anche un tantino noiosetto (di entrambi ho scritto nel Dizionario dei film horror, ovviamente). La soap opera ebbe poi un revival negli anni Novanta con nientemeno che Barbara Steele tra i protagonisti, ma il successo non arrise all’iniziativa. Al film di Burton non è andata molto bene complessivamente al box office (in relazione al budget sontuoso di 150 milioni di dollari), ma in Italia se l’è cavata. Poi ci sono i consueti episodi di franchise che hanno già tentato in passato o quest’anno l’ormai sfiatata carta del 3-D, il consueto esorcistico e una rivisitazione della ghost story che prometteva un miglior esito, non solo dal punto di vista commerciale. La sola relativa novità, per l’impiego distonico di un famoso personaggio della storia, è il film su Abramo Lincoln: un po’ poco per poter parlare di un rinnovamento dell’horror.

Ma come al solito, il meglio non va in classifica e, spesso, non viene neanche distribuito nelle sale.

1 commento:

Samuele ha detto...

Interessante Rudy. Volevo fare un discorso simile per Ilcancello ma attendo di avere tra le mani il volume di Segnocinema. Sarebbe interessante capire anche gli horror italiani e se ci sono stati finanziamenti statali (leggo che Dracula 3D si intasca - o intascherà - 300.000 euro). Saluti