L’altro giorno ho segnalato l’intervista che mi ha fatto Marco Zoppas con riferimento al rapporto tra Bob Dylan e il cinema e che, come potete leggere nel post che ho richiamato, è stata pubblicata sia in italiano sia in inglese, grazie all’attenta traduzione di Marco. L’ultima parte dell’intervista si riferisce in particolare alle citazioni cinematografiche che si rinvengono nell’ultimo album di Dylan, il maestoso Rough and Rowdy Ways. Le citazioni sono molte e varie e ho cercato di elencare tutte dopo aver ascoltato con attenzione molte volte il disco. È naturale però che qualcosa poteva essermi sfuggito. E qualcosa in effetti mi era sfuggito. Me ne sono accorto proprio stasera riascoltando per l’ennesima volta False Prophet, un fascinoso bluesaccio contenuto nell’album.
Nell’ultima strofa, infatti, Bob Dylan dice: “Something’s got to give”. Something’s Got to Give è il titolo dell’ultimo film di Marilyn Monroe, che doveva essere diretto dal grande George Cukor e che è rimasto incompleto proprio per l’improvvisa morte dell’attrice. Il riferimento è interessante proprio in considerazione dell’unitarietà dell’album in cui non mancano rimandi interni e in cui è contenuta l’epica Murder Most Foul, dedicata all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Di JFK si mormora che Marilyn fosse stata l’amante e proprio la Monroe è espressamente citata in Murder Most Foul rendendo ancora più suggestivo il richiamo proprio al film non realizzato che ha chiuso in modo inquietante e inquieto la sua formidabile carriera di diva per antonomasia.
Va da sé che ho intitolato questo post "la" citazione mancante, ma più correttamente avrei dovuto dire "una" citazione mancante perché è assai probabile che qualcos'altro emergerà e io e Marco cercheremo nel caso di darne conto.
Qui sopra un’immagine dal celeberrimo set di foto scattate da Lawrence Schiller durante la lavorazione di Something’s Got to Give, in cui Marilyn rifulge ancora di un fascino rimasto intaccato dagli anni.
Nessun commento:
Posta un commento