Quante
cose si possono dire in cinque minuti senza nemmeno usare le parole?
Nexus, il nuovo cortometraggio di Michele Pastrello ci
dimostra che in quel breve volgere di tempo si può dire molto, anche
usando solo le immagini, assieme a un attento e ispirato uso della
musica. E si può dire molto andando parecchio in profondità nello
scandagliare l'animo umano con una precisione e una nitidezza che
impressionano, con una sincerità che è quasi difficile da
sostenere.
Nexus
racconta di un legame profondo che vince confini apparentemente
insuperabili e nello stesso tempo testimonia la forza e la potenza
del ricordo, che può tenere vivo ciò che forse non lo è più. Il
candore della rappresentazione è disarmante e l'interpretazione del
protagonista sublime nella sua naturalezza. Ma soprattutto è la
perfezione della regia e del montaggio a sorprendere per la maturità
autoriale che dimostra. Non c'è niente di superfluo e niente di meno
di quello che ci dovrebbe essere per veicolare nel modo migliore il
messaggio narrativo o meglio la filosofia che esso sottende. Non c'è
neanche quel compiacimento per la bellezza delle immagini che
talvolta subentrava, legittimamente ma non sempre a pieno servizio
della narrazione, in precedenti lavori di Pastrello. La perfetta
adesione allo spirito del racconto porta l'autore a una concisione e
a un'economia narrativa difficilmente migliorabili.
Il
film si può vedere su YouTube a questo link. Vi consiglio di non
perdere l'occasione.