Sembrava un po' decaduta la tendenza di rifare gli horror giapponesi, ma forse erano solo terminati quelli di alto livello e c'è stato un momento di smarrimento alla ricerca delle seconde linee. Sta di fatto che 1303 3D, il nuovo film di Michael Taverna, è il remake di Apartment 1303, un horror giapponese del 2007 che vede al centro - guarda un po' - lo spettro di una ragazza dai capelli neri. Dell'originale giapponese ho scritto sul Dizionario dei film horror, di questo remake potete leggere la mia recensione, se volete, qui su MYmovies.
Tra le protagoniste c'è nientemeno che Rebecca De Mornay (la potete vedere nella foto qui sopra), che un tempo - molto tempo fa - venne addirittura scelta da Roger Vadim quale nuova Brigitte Bardot per il remake americano di E Dio creò la donna. Nella sua carriera, qualche film di un certo impegno in cui ha dato buona prova di sé (A 30 secondi dalla fine, In viaggio verso Bountiful) e un paio di grossi successi di cassetta come Risky Business e La mano sulla culla, quest'ultimo un ottimo thriller che forse rappresenta la sua migliore prova d'attrice.
venerdì 30 maggio 2014
domenica 25 maggio 2014
Bob Dylan 73
Come di consueto, ma questa volta per cambiare con un giorno di ritardo, celebriamo il genetliaco di Bob Dylan con qualche considerazione sparsa, la prima delle quali è che il nostro fortunatamente è sempre sulla breccia, con un'energia e una vitalità che mi sento di invidiare. La caratteristica più saliente e positiva è che la voce - che indubbiamente aveva mostrato segni di logoramento - si è rivelata nell'anno appena trascorso sorprendentemente migliore che negli scorsi anni. Che sia per l'adozione di un modo di cantare più pacato, che sia per un miglioramento effettivo delle corde vocali, il risultato è notevole soprattutto nei frangenti più espressivi. Consiglio l'ascolto, a questo proposito, di una qualsiasi delle versioni di Huck's Tune dai recenti concerti giapponesi.
La scaletta "bloccata" - un'eresia se consideriamo che la varietà e l'imprevedibilità delle scalette sono sempre state una caratteristica saliente dei concerti di Bob Dylan (almeno dal cosiddetto Never Ending Tour in poi), tale da renderli sempre unici - ha lasciato spazio a qualche variante sorprendente, come appunto l'inserimento, qua e là, di questa canzone, scritta per il film di Curtis Hanson Le regole del gioco (ne ho parlato diffusamente nel mio Il cinema di Bob Dylan), non troppo conosciuta, ma sicuramente una delle migliori degli anni 2000.
L'altra grande novità, che lascia aperte interessanti prospettive per l'immediato futuro, è la canzone Full Moon & Empty Arms, che si può ascoltare nel sito di Bob Dylan e che dovrebbe essere l'apripista di un album in uscita (forse) quest'estate, dal titolo (forse) di Shadows in the Night, che (forse) sarà solo di cover (forse) di Sinatra (o di altri). La canzone - portata al successo proprio da Sinatra nel 1945, è gradevole e ricca di atmosfera. Dylan canta con voce perfetta da crooner e anche questa è una buona conferma dello stato di salute delle sue corde vocali.
Restiamo in attesa dell'album: certo, preferisco gli album con materiale originale (l'ottimo Tempest è stato l'ultimo, nel 2012), ma se anche fosse di cover, andrebbe bene comunque. Come diceva Dylan di Gregory Peck, sarei in ogni caso (idealmente) in fila per l'acquisto.
La scaletta "bloccata" - un'eresia se consideriamo che la varietà e l'imprevedibilità delle scalette sono sempre state una caratteristica saliente dei concerti di Bob Dylan (almeno dal cosiddetto Never Ending Tour in poi), tale da renderli sempre unici - ha lasciato spazio a qualche variante sorprendente, come appunto l'inserimento, qua e là, di questa canzone, scritta per il film di Curtis Hanson Le regole del gioco (ne ho parlato diffusamente nel mio Il cinema di Bob Dylan), non troppo conosciuta, ma sicuramente una delle migliori degli anni 2000.
L'altra grande novità, che lascia aperte interessanti prospettive per l'immediato futuro, è la canzone Full Moon & Empty Arms, che si può ascoltare nel sito di Bob Dylan e che dovrebbe essere l'apripista di un album in uscita (forse) quest'estate, dal titolo (forse) di Shadows in the Night, che (forse) sarà solo di cover (forse) di Sinatra (o di altri). La canzone - portata al successo proprio da Sinatra nel 1945, è gradevole e ricca di atmosfera. Dylan canta con voce perfetta da crooner e anche questa è una buona conferma dello stato di salute delle sue corde vocali.
Restiamo in attesa dell'album: certo, preferisco gli album con materiale originale (l'ottimo Tempest è stato l'ultimo, nel 2012), ma se anche fosse di cover, andrebbe bene comunque. Come diceva Dylan di Gregory Peck, sarei in ogni caso (idealmente) in fila per l'acquisto.
sabato 3 maggio 2014
La stirpe del male
Ebbene sì, un altro cosiddetto found footage movie, ovvero uno di quei film fatti di riprese video apparentemente amatoriali che convenzione del genere vuole crediamo siano "vere". Questo filone - la cui idea fondante molti fanno risalire addirittura al mitico Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato - è stato usato per vari generi, ma sembra aver attecchito soprattutto nell'horror, dove ha dato vita anche ad alcune franchise.
La stirpe del male prosegue la tendenza - che per la verità, stando agli incassi americani, sta lentamente scemando - applicandola alla più volte raccontata vicenda dell'Anticristo. Gli autori sono un paio di volenterosi registi provenienti dai cortometraggi e da un film collettivo di qualche risonanza, VHS. Se volete leggere cosa penso del film, potete leggere la mia recensione su MyMovies, a questo link.
Qui sopra un'immagine della brava protagonista Allison Miller, che sicuramente ricorderete tra i protagonisti di The Last Vampire - Creature del male, assieme a Gianna Jun, la indimenticabile star di My Sassy Girl, la mia commedia coreana preferita (e non pensate che sia l'unica che ho visto).
La stirpe del male prosegue la tendenza - che per la verità, stando agli incassi americani, sta lentamente scemando - applicandola alla più volte raccontata vicenda dell'Anticristo. Gli autori sono un paio di volenterosi registi provenienti dai cortometraggi e da un film collettivo di qualche risonanza, VHS. Se volete leggere cosa penso del film, potete leggere la mia recensione su MyMovies, a questo link.
Qui sopra un'immagine della brava protagonista Allison Miller, che sicuramente ricorderete tra i protagonisti di The Last Vampire - Creature del male, assieme a Gianna Jun, la indimenticabile star di My Sassy Girl, la mia commedia coreana preferita (e non pensate che sia l'unica che ho visto).
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