sabato 19 novembre 2011
Leo & Lou
Per una serie di ragioni, non leggo molti fumetti ultimamente, ma ho letto questo volume e ne sono rimasto favorevolmente impressionato, perciò mi sembra opportuno segnalarvelo. Il titolo è Leo & Lou (come i più avvertiti avranno anticipato dal titolo del post) e l’autrice è Agata Matteucci: 82 pagine in bianco e nero, grande formato, brossurato, Edizioni Il Foglio.
I due del titolo sono fidanzati e la particolarità del fumetto, articolato in pagine singole con gag finale, è quella di vederli sempre in camera da letto, prevalentemente a letto, mentre parlano di questo e di quello. La tradizione è quindi quella del fumetto comico-intellettuale che una volta trovava spazio nelle riviste di fumetti che adesso sostanzialmente non ci sono più. L’autrice, nell’interessante postfazione, rivela le proprie ispirazioni, che vanno da Watterson a Schulz a, in particolare, Claire Bretecher. Segue quindi la tradizione alla quale ho accennato prima, ma lo fa con sufficiente garbo e inventiva da smarcarsene proponendo un piccolo universo del tutto personale. Il segno grafico è semplice, ma accattivante e ben eseguito: ci sono qua e là reminiscenze manga e la cosa non stona nel contesto. I testi sono spesso brillanti, con battute conclusive che riescono quasi sempre a dare un senso compiuto e spiazzante alla fase preparatoria. Anche se il tono è di frequente disilluso, le vicende sono pervase da un’umanità che le positivizza e le allontana, per esempio, dal pessimismo funzionale ed efficace, ma programmatico, della Bretecher. La lettura è piacevole e seguire la dialettica tra questi due personaggi - in parte schematici ma ben tratteggiati nel contrasto - fa desiderare, una volta concluso il libro, che possano tornare in un’altra serie di avventure immobili.
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