mercoledì 14 luglio 2010

Horror Frames: Edgar Allan Poe


Nella rubrica Horror Frames su MyMovies mi occupo stavolta di Edgar Allan Poe e della sua presenza nel cinema, facendo particolare riferimento al recente film di Michael Staininger che si chiamava (il film, non Staininger che si chiama ancora così) Ligeia e adesso si chiama The Tomb. Il cambio del titolo credo possa essere dipeso dal fatto che i distributori facevano la ressa per acquisire i diritti del film e allora i produttori hanno pensato di sfoltire dandogli uno dei titoli più generici e meno invitanti che mai mente umana potesse elaborare (e oltre tutto già usato più volte, anche per un dimenticabile film di Fred Olen Ray, che però non ho dimenticato al punto da inserirlo nel Dizionario dei film horror). In ogni caso, se volete leggere cosa ne penso andate qui.

Una cosa curiosa, in generale, è che Poe non ha mai - correggetemi se sbaglio - scritto racconti soprannaturali e invece nelle trasposizioni cinematografiche spesso si fa abbondante uso di magia, fantasmi e cose del genere.

Come capita spesso in certi horror, l'aspetto migliore è quello della star femminile, in questo caso Sofya Skya, qui sopra in una scena dal film (per chi fosse in dubbio, è quella a sinistra).

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare che in poe il soprannaturale si ponga spesso come possibilità ma non si concretizzi mai.
Guardando the cycle mi è venuto da pensare a quanti siano i film in cui un gruppo di ragazzi in camper o pulmino si vadano a ficcare nei guai in zone più o meno selvagge, e quale sia stato il film che ha dato origine al filone. Mi viene in mente non aprite quella porta, ma non sono per niente sicuro che sia quello.

Rudy Salvagnini ha detto...

In pulmino, non mi viene in mente niente prima di Non aprite quella porta. In bicicletta, però, come dimenticare le due turiste inglesi in Francia di Il mostro della strada di campagna? Sempre di vacanza, si trattava. Ma forse scavando nella memoria potrebbe emergere qualcos'altro.

Samuele Zàccaro ha detto...

Ma volete mettere la mitica scena del pulmino in "Streghe" di Capone, con la canzoncina?

Rudy Salvagnini ha detto...

Se parliamo di pulmini scalcinati, almeno una menzione la merita quello di Wrestlemaniac.

Domiziano ha detto...

io quoto anche il recente pullmino di ALTA TENSIONE! Riguardo il filone di gruppo di persone/giovani/ragazze urlanti etc. nei guai in qualche posto, il tutto pare ebbe inizio dall'Italiano BOIA SCARLATTO, creando un clichè che poi è stato riadattato in mille film. DELIVERANCE è del 72 è sul genere camping tra i primi, non aprit quella porta e le colline hanno gli occhi sembrano esser proprio i precursori del genere horror camping poi sviluppato da venerdi 13 :)