Come ho già scritto altre volte in questo blog, non mi pare il caso di segnalare le varie ristampe di mie storie disneyane, qui e là, in Italia e all'estero. Però talvolta, per un motivo o per l'altro, faccio delle eccezioni. Questa - come scriveva Lee Falk in alcune storie dell'Uomo Mascherato - è una di quelle volte. Non tanto per la storia, quanto per le due pagine che mi hanno gentilmente dedicato all'interno del volume, ripercorrendo la mia carriera, disneyana e no. Non c'è, né poteva esserci, tutto, ma è richiamato molto di quello che ho fatto nel corso del tempo.
Parlo, come i più avvertiti avranno intuito dal titolo di questo post, del primo numero della nuova Topolino Story che è uscito oggi assieme al Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport (vi lascio indovinare quale dei due ho comperato io). La vecchia serie si era fermata al 1978, proprio l'anno in cui ho cominciato a collaborare a Topolino (anche se la mia prima storia è stata pubblicata l'anno successivo). Questa serie inizia con il 1980, forse perché piaceva il numero tondo a inizio decade. Il 1979, comunque, verrà allegato al secondo numero, quello del 1981. Una iniziativa interessante, curata da Gianni Bono, che è sempre garanzia di qualità. Tra gli autori dei testi anche l'ottimo Luca Boschi. Le due pagine dedicate a me, leggo dal colophon, le ha scritte Gabriele Ferrero, che ringrazio.
Nel volume c'è anche una mia storia, Topolino e la banda del black-out che ricordo con piacere perché l'ha disegnata Giovan Battista Carpi, uno dei grandi dell'empireo disneyano. Rileggendola, mi è venuto in mente di quando l'ho scritta e mi è sembrato sia avvenuto qualche era geologica fa. In effetti.
martedì 24 febbraio 2015
Topolino Story
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