giovedì 7 novembre 2013

Bob Dylan su Segnocinema 184

Ma oltre all'articolo su Tinto Brass (di cui al post precedente), nel numero 184 di Segnocinema c'è un altro mio contributo, un articolo più breve (ma non brevissimo) nel quale torno a scrivere sul rapporto controverso tra Bob Dylan e il cinema, già oggetto del mio libro Il cinema di Bob Dylan.

L'articolo si intitola Bob Dylan e il cinema, un amore difficile e tratta proprio di questo, di ciò che è successo tra Dylan e la settima arte, di quello che ha funzionato e non ha funzionato e, se è possibile sintetizzarlo, perché. Una lettura, quindi, imperdibile. Soprattutto per chi si è perso il mio libro (nel senso che non l'ha letto), ma è probabile che chi si è perso quello si perda volentieri anche questo (l'articolo). In ogni caso, per tagliare la testa al toro, domani vado a vedermi il buon vecchio Bob in concerto e questo è quanto.

L'articolo, comunque, è contenuto all'interno di uno speciale molto interessante a cura di Luca Bandirali, dal titolo Born in the USA - La popular music nel cinema americano. Ci sono molti articoli sui vari aspetti del fenomeno e l'argomento è tale da poter interessare chiunque apprezzi musica - con particolare riferimento al pop e al rock - e cinema.

Qui sopra, Bob Dylan in Masked and Anonymous.

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