sabato 12 maggio 2012

Flani (14): L'australiano



Il flano di questa volta è datato 25 agosto 1978 ed è relativo a L'australiano, un horror intellettuale e molto atipico di Jerzy Skolimovski, tratto da una novella di Robert Graves, autore da non trascurare. E neanche Skolimovski è un autore da trascurare. Basterebbe, per garantirne la grandezza, La ragazza del bagno pubblico, un capolavoro. O Il vergine, che vedeva quale protagonista l'impagabile Jean-Pierre Leaud.


Ma anche L'australiano fa parte delle sue opere più riuscite. Nel Dizionario dei film horror gli ho dato quattro stelle e non ne meritava certo di meno. La recensione di Morandini - non saprei dire da quale quotidiano è tratta - che ho archiviato assieme al flano gliene dava altrettante, condendole con elogi convinti. Il flano fa leva proprio sulla qualità del film per lanciarlo in grande pompa e senza dispendio di mezzi ("un grande spettacolo stereofonico": che tempi quando bastava la stereofonia a esaltare la visione). Ho visto il film all'epoca, ma non mi ricordo per niente del documentario sulla Pastoral Switzerland con la sesta sinfonia di Beethoven eseguita nientemeno che dalla Zurich Chamber Orchestra: facile che mi sia addormentato.


Mi pare di ricordare comunque che il titolo italiano del film, così diverso da quello originale, sia stato causato dal fatto che entrambe le possibili traduzioni letterali del titolo (The Shout) erano già il titolo di un famoso film italiano: Il grido di Antonioni e L'urlo di Brass. Sarà vero o l'avrò sognato mentre suonava l'orchestra da camera di Zurigo?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo l'australiano, grazie per la riproposta. Ma cghe fine ha fatto Skolimovski ?

Rudy Salvagnini ha detto...

Ha recentemente ricominciato a dirigere film dopo uno iato di quasi 20 anni: Essential Killing è stato presentato a Venezia nel 2010 (ma non l'ho visto).