lunedì 5 settembre 2011
Terence Fisher su Segnocinema
Prima o poi penso che, se ne avrò la possibilità, scriverò un libro su Terence Fisher. I motivi per farlo sono molti: è un regista grazie al quale ho scoperto il cinema horror, è un regista tutto sommato da noi ancora largamente incompreso e sottovalutato, è un regista che possiede uno stile inconfondibile a servizio di tematiche personali di cui è possibile cogliere il filo attraverso quasi la sua intera opera. Inoltre, è un regista di cui vedo e rivedo volentieri i film, il che non è un argomento da poco per un oggetto di studio.
Per il momento, però, mi sono limitato a un lungo articolo che si intitola Il fascino discreto del male - I film dimenticati di Terence Fisher. Lo trovate sul numero 171 di Segnocinema attualmente in libreria: è il numero che contiene il sontuoso speciale dedicato a Tutti i film dell’anno a cura di Mario Calderale ed è perciò imperdibile a prescindere, come diceva Totò. Sicuramente a prescindere dal mio articolo: quando molti anni fa ho scoperto, da lettore, Segnocinema in libreria è stato proprio attraverso lo speciale di Tutti i film dell’anno, un dizionario di tutte le uscite con schede sintetiche ma significative che subito mi sembrarono imprescindibili.
Tornando a Fisher, l’argomento del mio articolo è la carriera pre-horror di Terence Fisher, composta da un non trascurabile numero di film di vario genere. Spesso tralasciati da chi si occupa del regista, sono invece interessanti e premonitori della successiva grandezza. La gran parte è costituita da noir intensi e atmosferici come Home to Danger, Face the Music e The Stranger Came Home, ma non mancano film di fantascienza come il curioso Four Sided Triangle e melodrammi ai confini dell’horror come Volto rubato. I titoli sono parecchi e poco conosciuti: ve li lascio scoprire nell’articolo, se avrete la bontà di leggerlo. Potrebbe essere l’occasione per scoprire il volto nascosto di un autore complesso e tutt’altro che monocorde, tenuto anche presente che parecchi di questi film sono ora disponibili in dvd (d’accordo, solo pochi in italiano, ma ormai siamo gente di mondo e dobbiamo sapere le lingue, no?).
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