martedì 23 agosto 2011

Wake Wood


Il nome Hammer richiama subito molte cose alla memoria di chi sia interessato anche solo mareginalmente al cinema horror: la casa di produzione britannica è stata infatti responsabile della rinascita del genere in un momento - la seconda metà degli anni '50 - in cui sembrava essere stato definitivamente soppiantato dalla fantascienza e destinato a una marginalità ancora più estrema del consueto, tra film di routine e commedie spesso poco divertenti.
L'astronave atomica del dottor Quatermass e, soprattutto, La maschera di Frankenstein avrebbero cambiato del tutto il panorama e dato vita a un ciclo ricco di pellicole interessanti, frutto di un approccio del tutto nuovo. Dopo anni di successi, nella seconda metà degli anni '70 la Hammer aveva cessato di produrre film per il grande schermo ed era poco a poco entrata in una sorta di coma produttivo: era ancora viva, ma non faceva praticamente niente. Dopo molti annunci e tentativi, recentemente la gloriosa casa produttrice è tornata in azione, tra l'altro con Let Me In, il remake del famoso horror svedese Lasciami entrare.

Ma ha prodotto, soprattutto, Wake Wood di David Keating, che è il film di cui mi sono occupato questa volta nella rubrica Horror Frames che scrivo per MyMovies. Echi da La zampa di scimmia, Zeder e Pet Sematary non impediscono al film di essere interessante, ma in ogni caso chi vuole leggere cosa ne ho scritto deve andare, come al solito, qui.

Qui sopra invece una scena dal film: quella a sinistra è Eva Birthistle, la protagonista del film.

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