mercoledì 6 ottobre 2010

Topolino e la principessa del lago invisibile


Nel numero 2863 di Topolino attualmente in edicola, chi vuole può leggersi la storia Topolino e la principessa del lago invisibile che ho scritto per i disegni di Massimo De Vita.

È una storia un po’ particolare per me, nella quale ho cercato di fare qualcosa di diverso da quello che ho fatto negli ultimi anni. C’è il cinema, c’è un mistero, ci sono Topolino e Minni che cercano di concerto la verità per portare un aiuto più che per svelare un enigma, c’è Gambadilegno in un ruolo da criminale vero e proprio, c’è l’Irlanda e c’è anche un colpo di scena che dovrebbe essere spiazzante (anche se in qualche modo questo mi ha fatto ricordare l’annosa e bonaria contesa tra i registi e quelli che realizzano i trailer: come sapete, i primi vorrebbero che i secondi non mostrassero quasi niente per non compromettere l’effetto sorpresa del film e i secondi vorrebbero mettere il più possibile per creare un trailer avvincente e attrarre il pubblico).

Il risultato mi ha soddisfatto e in particolare mi ha fatto molto piacere che la storia sia stata disegnata da Massimo De Vita, uno dei più grandi disegnatori Disney in assoluto. Abbiamo già collaborato nella mia terza storia, l’ormai antica
Topolino e il ricattatore misterioso (anche quella, curiosamente, di ambiente cinematografico) e poi diverse altre volte, tra cui anche dei Mercoledì di Pippo: ogni volta ha saputo rendere alla perfezione storie e atmosfere. E queste, credetemi, sono cose che uno sceneggiatore apprezza molto.

Qui sopra la prima pagina della storia.

6 commenti:

Samuele Zàccaro ha detto...

Sei riuscito nel compito non facile di farmi ricomprare Topolino dopo credo due anni. E devo dire che gli editoriali mi sembrano migliori dell'ultima volta, ma vabbé. Detto ciò, al momento ho letto solo la tua storia (meritavate l'inizio dell'albo, il duo Salvagnini - De Vita spacca, su questo non ci piove). La storia mi è piaciuta, semplice, ironica, con qualche colpo di scena. Poi il Leprechaun è uno dei miei personaggi preferiti (vedere avatar nel forum horror) e poi si parla di un film che ha solo il regista. A proposito di Leprechaun: mi è venuto in mente il prolifico Brian Trenchard-Smith che ha diretto due film della serie e pure un film anni '80 su un lago ed il suo mistero. Hai citato questo regista dell'ozploitation o è solo un caso? Però il Leprechaun poteva parlare in rima, eh eh eh. Ti confermo che molti lettori del Topo, al tuo ritorno sul loro fumetto preferito, hanno letteralmente brindato. Ciao.

Rudy Salvagnini ha detto...

Bravo: ricomprare Topolino è stata un'ottima cosa. Sono contento che la storia ti sia piaciuta. Trenchard-Smith ne ha fatte di tutti i generi (compreso il famigerato Turkey Shoot), ma era lontanissimo dai miei pensieri quando ho scritto la storia così come lo era l'horror. Mi interessava fare una storia che avesse degli aspetti "umani", un fascino misterioso sia nell'ambientazione sia nella vicenda e uno spiazzamento globale nella parte finale. è stata in gestazione per anni e poi si è improvvisamente composta.

Anonimo ha detto...

rudy, la colorazione della storia come ti è sembrata? perchè vedo nei vari forum che nessuno ci fa caso... tutti guardano ( giustamente ) il disegnatore e lo sceneggiatore... ma anche i colori dovrebbero essere degni di nota.. non dico nelle storie comuni, ma in storie come la tua o come quelle di double duck, i coloristi che lavorano una giornata intera per colorare 5 pagine non vengono mai menzionati.. che ingiustizia.. e pensare che molte storie se venissero pubblicate in bianco e nero non avrebbero lo stesso seguito...

Rudy Salvagnini ha detto...

Vero. Anche il colorista ha la sua importanza e meriterebbe una menzione.

Anonimo ha detto...

giusto per la cronaca, io ho dato colore alla tua bellissima storia... e raramente mi capita di voler colorare più in fretta per riuscire a vedere che succede dopo :)

Rudy Salvagnini ha detto...

Complimenti: ottimo lavoro!