lunedì 9 novembre 2009

Il muro a fumetti


Oggi tutti i giornali e telegiornali sono giustamente pieni di celebrazioni per il ventennale della caduta del muro di Berlino. La circostanza mi ha fatto venire in mente un’altra cosa e cioè che il mio primo fumetto “professionale” (ma il secondo a essere pubblicato) raccontava la vicenda - vera, se non ricordo male - di una coppia che metteva in atto un piano per superare il muro e fuggire in Occidente.

Come contributo per la celebrazione di oggi, inserisco quindi qui sopra la vignetta d’apertura di quell'ancora acerbo fumetto (intitolato, come si può facilmente notare, Uscire dal muro), disegnato da mio fratello Gianni e pubblicato sul Santo dei Miracoli del luglio 1971. A curare la sezione fumettistica di quel mensile religioso - tuttora vivo e vegeto - era il grande Pinù Intini che ha seguito con pazienza e capacità maieutica i nostri primi passi nel mondo del fumetto. Oltre che ottimo autore per contro proprio, infatti, Pinù Intini ha anche le capacità e il fiuto del talent scout: in questo senso la sua più importante scoperta è stato l’indimenticato Aldo Capitanio. Molti anni dopo è stato per me un grande piacere scrivere i testi di alcuni fumetti fantasy disegnati da Pinù per il Messaggero dei Ragazzi, ma di questo parleremo un’altra volta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come passa il tempo e soprattutto quanto ne passa. Meno acerbo di quanto ricordavo.

Rudy Salvagnini ha detto...

Introducendo una puntata tematica del suo programma radiofonico Theme Time Radio Hour, Bob Dylan ha detto che quella volta avrebbe riguardato: "The thing nobody has enough of. And we're not talkin' about money. We're talkin' about time". E mi ricordo anche una vecchia storia di Mandrake in cui in un mondo alternativo la merce di scambio era il tempo: le contrattazioni avevano quello come "denaro" e venivano memorizzate da un computer centrale. Così i più ricchi avevano sempre più tempo, un tempo illimitato. I poveri invece morivano, disconnessi dalla loro vita automaticamente allo scadere del loro tempo. Magari ci arriveremo prima o poi. Più passa il tempo, comunque, meno ne abbiamo.