Il flano di questa volta si riferisce a un film che, riprendendo il format inaugurato da Gli invasati, metteva a confronto la scienza con il soprannaturale, confinando un gruppo di persone - esperte e non - dentro una casa infestata con lo scopo di dimostrare l'esistenza del soprannaturale e tracciarne i contorni. Essendo la casa, come si è detto, infestata, trovare il soprannaturale non è un problema. Il problema è che il soprannaturale non è per nulla benigno. Come sempre per gli horror, il film ha la sua bella scheda nel mio Dizionario dei film horror.
Dopo la vita è tratto da un romanzo di Richard Matheson, il mio scrittore horror preferito, tra i contemporanei: se vi capita, leggete i suoi libri migliori (Io sono leggenda su tutti, ma anche Tre millimetri al giorno, Io sono Helen Driscoll, per non parlare dei racconti). La casa d'inferno (il romanzo da cui è tratto Dopo la vita) non è tra questi, ma è comunque una lettura piacevole. Il cast è di buon livello e spicca la presenza, con un personaggio torbido il giusto, di Pamela Franklin, cui ho dedicato un post qualche tempo fa.
Quanto al flano, ritenere che sia un tantino enfatico non è sbagliato, ma sapete com'è il commercio: non si esagera mai abbastanza. In ogni caso, vi posso garantire che non è soltanto vedendo questo film che potrete sapere veramente cos'è il terrore: vi sono molti altri modi di saperlo e quasi nessuno ha a che fare con il cinema.
venerdì 7 giugno 2013
Flani (16) - Dopo la vita
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