Come diceva Criswell, il veggente amico di Ed Wood, il futuro ci interessa perché è là che tutti ci stiamo dirigendo, ma, potrei aggiungere, il passato può interessarci ancora di più perché è là che molti di noi vorrebbero tornare. E perciò, in questa piccola macchina del tempo rappresentata dagli orpelli di ciò che fu, ecco un altro flano nella galleria che un po’ alla volta si va formando in questo blog.
La scelta questa volta è caduta su Occhi di Laura Mars di Irvin Kershner, un thriller non proprio indimenticabile che però all’epoca ebbe un certo riscontro. Ne è protagonista l’algida Faye Dunaway assieme a un Tommy Lee Jones ancora lontano dai suoi fasti da Man in Black. Secondo i miei appunti il flano dovrebbe risalire al 1° dicembre 1978.
Il richiamo al fatto che gli spettatori non potevano entrare negli ultimi 15 minuti probabilmente era riferito al fatto che, altrimenti, avrebbero potuto svegliare quelli già in sala dall’inizio (lo so, il film non è così brutto, ma non è neanche Psyco...). Unico rammarico, comunque, quello di non aver partecipato al concorso: un concorso, pensate, in cui non si dice nemmeno quali saranno in premi (“ricchi”, certo, ma quali? Solo il bando di concorso - da ritirare rigorosamente alla cassa - avrebbe potuto dircelo) e ormai è troppo tardi per assumere informazioni al riguardo.
domenica 25 novembre 2012
Flani (15): Occhi di Laura Mars
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2 commenti:
soggetto di John Carpenter?
Esatto. E anche sceneggiatura, in collaborazione.
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