Sul Topolino da oggi in edicola, il n. 3644, c’è una mia nuova storia che si intitola I mercoledì di Pippo: I racconti del tremore. Questa volta Pippo racconta non un romanzo, ma una raccolta di racconti: non è la prima volta che succede, ma è comunque una cosa inconsueta. Sono racconti dell’orrore e il modello, naturalmente, sono i cosiddetti portmanteau cinematografici prodotti dalla Amicus negli anni ’60 e ’70 (anche se i più informati sanno che per il vero modello occorre risalire più indietro nel tempo, sino al mitico Incubi notturni o al francese Storie fuori dall’ordinario). Ci sono quindi racconti brevi e più lunghi con anche il classico intermezzo comico a fare da comic relief. Racconti dell’orrore alla Pippo, naturalmente, che più che paura dovrebbero far divertire. I disegni sono dell’ottimo Libero Ermetti, con cui credo sia la prima volta che ho il piacere di collaborare. Ai colori, sempre perfetti, Debora Grazio. Questo è un Mercoledì per me un po’ particolare perché, salvo sempre possibili ripensamenti, è l’ultimo pubblicato, almeno scritto da me (non è l’ultimo scritto perché in realtà l’ultimo che ho scritto è Il gigante riluttante pubblicato la settimana scorsa). I Mercoledì sono una serie un po’ particolare, lo so: ad alcuni (spero molti) piacciono ad altri magari no. Ne ho fatti tanti ed è andata bene così, mi sono divertito. Mi resta forse il rammarico di non aver osato un’idea un po' bislacca che mi era venuta di recente. Pippo racconta le sue storie a Topolino che funge da moderatore e cerca di smorzarne le assurdità. Che cosa succederebbe in una situazione diversa? Se Pippo, per qualche motivo da trovare, invece che a Topolino, raccontasse una sua storia a Paperoga? Paperoga, invece di smorzarne le assurdità, le asseconderebbe e le enfatizzerebbe sino a un delirio fantasioso assoluto. Chissà, certo sarebbe difficile da scrivere, ma con quale risultato non lo sapremo mai.
mercoledì 24 settembre 2025
I mercoledì di Pippo: I racconti del tremore
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