lunedì 15 gennaio 2024

Dolceamaro


Dolceamaro
è il cortometraggio di esordio della giovane e promettente regista Sara Strafile. Il film si concentra su una situazione che funge da pretesto per sviluppare un dialogo, un confronto, alla ricerca di una possibile soluzione a un malessere esistenziale. Una giovane donna è stata improvvisamente abbandonata dal suo fidanzato e cerca di capirne la ragione, oppressa da uno strisciante senso di colpa. Ne parla con la barista, che poco può fare più di esprimere una bonaria solidarietà. Ne parla però soprattutto con un’altra persona, seduta a un tavolino, cercando di approfondire le cose e le ragioni della fine del rapporto, sino a una conclusione forse non del tutto inaspettata, ma sicuramente efficace e significativa.
Mantenuto saggiamente nei limiti di una concisione che non toglie nulla allo sviluppo del racconto, ma gli evita ridondanze e ripetizioni, il film scorre con buon ritmo e mostra buone qualità di regia sia nella gestione della vicenda sia nella direzione degli attori. L’ambientazione nel bar permette di mantenere la giusta intimità al confronto di idee, sino all’apertura all’esterno dove la storia acquista respiro e un’atmosfera quasi metafisica. Da segnalare le musiche di Luca Auriemma, molto appropriate e capaci di creare un’atmosfera sospesa e suggestiva. Il montaggio, sobrio ed efficiente, è di Stefano Simone, regista che chi segue questo blog ben conosce. Tra gli interpreti si possono segnalare i protagonisti Maria Riccardi e Giovanni Casalino, anche autore della sceneggiatura assieme a Roberto Lanzone.


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