sabato 4 dicembre 2021

Where Have All the People Gone


Where Have All the People Gone
è un film televisivo del 1974, è stato uno dei film of the week della ABC. In italiano è stato trasmesso come Dove sono gli altri? e Dove sono andati a finire?. Non è un film catastrofico, potrebbe essere definito un post-atomico se non fosse che l'atomica non c’entra. Direi quindi un post-catastrofico nel quale la catastrofe viene solo, in sostanza, enunciata. Steven Anders (Peter Graves) è in vacanza in montagna con il figlio David (George O’Hanlon jr) e la figlia Debbie (Kathleen Quinlan): la moglie Barbara (Jay W. MacIntosh) li ha salutati per tornare a Los Angeles per lavoro. Con loro c’è un collaboratore/amico, Clancy (Noble Willingham). Mentre i tre Anders sono in una grotta a compiere rilevazioni, Clancy è fuori e vede un bagliore che crede essere quello dell'esplosione di una bomba. Ne segue un breve terremoto che fa uscire i tre dalla grotta. Tutto sembra finire lì, ma le comunicazioni radio sono interrotte e dopo poco Clancy comincia a sentirsi male. Portato verso valle in una barella improvvisata, Clancy muore nel tragitto e, di fronte allo sconcerto dei tre, letteralmente si polverizza. Quando arrivano nella più vicina cittadina, i tre si avvedono che è abbandonata: molti i cadaveri polverizzati. Che cosa sta succedendo? Pensano si tratti di radiazioni, ma l'effetto sembra un po' strano. Decidono di andare a Los Angeles per vedere come sta Barbara, ma il viaggio si rivela difficile. Trovano chi li deruba e trovano anche nuovi compagni di viaggio: Jenny (Verna Bloom), una donna che ha perso il marito e i figli, e Michael (Michael-James Wixted), un bambino che ha perso i genitori. I sopravvissuti capiscono che la causa di tutto sono delle esplosioni solari, ma ciò non li aiuta molto.

La storia è abbastanza semplice e lineare: ai sopravvissuti capitano cose abbastanza prevedibili, compreso il tizio che frega loro il pick-up, ma le immagini desolate delle città abbandonate - compresa una Los Angeles deserta che richiama 1975: occhi bianchi sul pianeta Terra - sono piuttosto efficaci e il clima è cupo e pessimista, nonostante un finalino ottimista che sembra davvero attaccato con lo scotch. I personaggi sono descritti con credibilità e realismo, compresa la strisciante conflittualità tra i membri della famiglia Anders. La variante dei cani impazziti aggiunge un piccolo tocco horror che preannuncia un po’ Future Animals. In sostanza, niente di eccezionale, ma chi ama il genere “fine di mondo” potrà apprezzare. La sceneggiatura è di Lewis John Carlino, regista de I giorni impuri dello straniero. La regia è del capace John Llewellyn Moxey, la cui carriera si è svolta soprattutto in ambito televisivo, ma di cui si può ricordare, in ambito cinematografico, almeno il riuscito La città dei morti. Il cast è interessante. A parte il televisivo (e solido) Peter Graves, ci sono Verna Bloom (Il ritorno di Harry Collings) e Kathleen Quinlan (American Graffiti).

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