domenica 1 maggio 2011
Un saluto a Giuseppe Dalla Santa
Nei giorni scorsi è scomparso Giuseppe Dalla Santa. La notizia mi ha colto di sorpresa e rattristato. Era un bravo disegnatore, ma anche e forse soprattutto era una brava persona, sempre gentile e cordiale. Nelle poche occasioni che ho avuto di incontrarlo personalmente mi avevano sempre colpito la sua disponibilità e correttezza. Lo voglio ricordare con la prima pagina della storia che me lo ha fatto conoscere.
Era il 1975 e mi ero ritrovato senza disegnatore per le mie storie. Mio fratello Gianni - che sino a quel momento le aveva disegnate tutte - era partito militare e dopo un esperimento con un altro disegnatore mi aveva consigliato di contattare Giuseppe, che conosceva per la comune frequentazione dell’Accademie delle Belle Arti di Venezia. Professionale, impeccabile, puntualissimo e già molto abile nel disegno, Giuseppe Dalla Santa aveva accettato con piacere di disegnare Evasione nella giungla, una breve storia poi pubblicata nel Santo dei Miracoli nel marzo del 1976. Ricordo che il curatore della sezione ragazzi della rivista - Renato Scapolan, succeduto da poco al creatore della sezione (il glorioso Pinù Intini che, come ho già raccontato altrove, mi aveva permesso di cominciare la mia carriera) - era rimasto impressionato dalla maturità e bellezza dei disegni di Giuseppe. Quella è stata un’occasione rimasta unica e ci siamo persi di vista. Ci siamo incontrati di nuovo parecchi anni dopo - ricordando con piacere come vecchi reduci la passata collaborazione - a uno dei meeting Disney, la casa editrice cui lui era infine approdato dopo una lunga e onorata militanza a LancioStory e altre riviste. Capace di reinventarsi senza difficoltà come disegnatore comico dopo essere stato per anni un disegnatore specializzato nel realistico e nell’avventuroso, Dalla Santa si era subito distinto per bravura e professionalità anche in questa nuova veste, formando spesso un’ottima coppia con la moglie Caterina Mognato, abile e affermata sceneggiatrice, rivelando una notevole predisposizione per il fantasy con storie importanti e riuscite (Le fantaleggende, per fare solo un esempio). Ha disegnato anche diverse mie storie, tra cui mi fa piacere ricordare almeno Paperino e la corsa degli audaci, cui aveva saputo dare il giusto respiro avventuroso.
Mi è dispiaciuto molto anche perchè avevo appena preso in edicola il volumetto che ristampa le Fantaleggende, storie che non avevo letto all'epoca perchè nel periodo in cui mi spostai dalla disney a tutti gli altri fumetti del globo...
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